L'inizio è stato meno semplice del previsto, con l'Azerbaijan che ha addirittura risposto all'iniziale vantaggio di Schurrle. Poi però la Germania ha messo in campo la propria superiorità, piegando un avversario tecnicamente inferiore, che ha tenuto il campo finchè ha retto la forza di volontà. Finisce 1-4 per la Mannschaft.
I padroni di casa, data l'importanza della sfida, si schierano con il miglior undici possibile. Low invece ha a disposizione una rosa fatta quasi solo di potenziali titolari e quindi i rimaneggiamenti non si vedono, si nota solo l'assenza di Neuer in porta per Leno.
Formazione Azerbaijan (4-2-3-1) - Agayev; Pashaev, Huseynov, Sadygov, Mirzabekov; Garayev, Amirguliyev; Ismayilov, Huseynov, Nazarov; Sheydaev.
Formazione Germania (4-2-3-1) - Leno; Kimmich, Hummels, Howedes, Hector; Khedira, Kroos; Schurrle, Muller, Draxler, Mario Gomez.
L'Azerbaijan è chiaramente inferiore per quanto riguarda il tasso tecnico e, sapendolo, inizia la gara chiudendosi in modo compatto e roccioso, in modo che i tre trequartisti tedeschi facciano fatica a trovare varchi sia per inserirsi che per cercare il centroavanti Gomez. La densità azera è tale che anche i mediani ospiti faticano, tanto che Khedira, diffidato, si becca il giallo al 12', dopo aver perso un brutto pallone. La squadra di Low però non può restare a guardare a lungo e allora cerca altre soluzioni. Al quarto d'ora Hector tenta il tiro a giro dalla distanza, ma la sfera si spegne poco oltre il palo alla destra di Agayev. Dura poco la linea Maginot dei padroni di casa, al 19' infatti Draxler trova un po' di spazio, allarga per Hector largo a sinistra, il quale mette in mezzo per il perfetto inserimento di Schurrle, che insacca facilmente (1-0). Cercano di battere il ferro finchè e caldo i tedeschi, sponda di Howedes, ma Kimmich si vede parare il tiro per ben due volte.
Nonostante lo svantaggio però, l'Azerbaijan continua a restare chiuso e basso, rendendo così poco agevole la manovra alla Germania e tenendo bassi i ritmi di gioco. La tattica però paga per i padroni di casa, eccome se paga. Infatti al 32' trovano la via per un sorpendente pareggio: cambio di gioco che coglie impreparati tutti i tedeschi, la palla arriva a Nazarov sulla sinistra, il quale con una sterzata sorpende Khedira e con un diagonale batte Leno, trovando l'incredibile pareggio (1-1). Si fa dunque complicata una partita che, solitamente, per la Mannschaft è una passeggiata. Le speranze azere però durano di nuovo poco: palla sanguinosa persa sulla trequarti al 36' dalla banda di Prosinecki e recuperata da Schurrle, filtrante in area dell'ex Chelsea che pesca l'inserimento tra i due centrali di Muller, il quale batte facilmente il portiere avversario (1-2). I tedeschi soffrono in particolare Nazarov, il quale al 41' serve con un perfetto cambio di gioco Ismaylov, che però è troppo solo sulla destra e, una volta entrato in area, scarica un tiro che sbatte inevitabilmente sull'esterno della rete. La Germania però è superiore e alla fine sfonda ogni volta che riesce a manovrare: al 44' Kimmich ha spazio sul fondo e mette in mezzo per la torre Gomez, che svetta su tutti e segna il più classico dei gol di testa (1-3). Finisce dunque 1-3 il primo tempo. Frazione iniziale che per un attimo è stata più complessa del previsto per gli ospiti, ma alla fine è emerso l'enorme talento e la forza di volontà azera è stata piegata.
Con il doppio vantaggio la Mannschaft è più tranquilla e si può permettere di impostare il gioco dalle retrovie, adeguando un po' il suo ritmo a quello dell'Azerbaijan, che entra comunque in campo agguerrito. Buona palla per Schurrle in area al 57' ma la sfera, deviata da un difensore, sfiora il palo e manca il poker. La partita sembra ormai segnata e se c'è una squadra che può andare vicino al gol, quella è la Germania. Al 65' Hummels lancia Muller, il quale non aggancia e la palla si spegne sul fondo comunque non lontanissima rispetto al primo palo.
Sembra comunque bastare l'1-3 alla banda di Low, che non spinge. Dal canto suo l'Azerbaijan ha come concetto "primo, non prenderle". I ritmi quindi nel secondo tempo rasentano quelli di un'amichevole estiva. Khedira al 76' prova a scuotere gli animi con un tiro dalla destra, ma per Agayev non è un problema bloccare a terra. Il quarto gol però può arrivare e alla fine i bianchi lo trovano all'81': spazio sulla sinistra, palla in mezzo per uno Schurrle completamente solo in area che scarica un tiro violento in rete, per la doppietta personale (1-4). Partita ormai chiusa, Orsato dà il triplice fischio sul risultato di 1-4. Onore all'Azerbaijan, che si è fatto valere per quel che ha potuto, ma i tre punti vanno in Germania come da pronostico.