Bosnia Erzegovina - Gibilterra 5-0
4' Ibisevic, 43' Ibisevic, 52' Vrsajevic, 56' Visca, 94' Bicakcic.
Bosnia (4-4-2): Begovic; Bicakcic, Cocalic, Zukanovic, Kolasinac (Pavlovic, min. 52); Vrsajevic (Bajic, min. 75), Pjanic (Vrancic, min. 57), Cimirot, Visca; Hodzic, Ibisevic.
Gibilterra (4-3-2-1): Ibrahim; K. Chipolina (Pusey, min. 56), Payas, R. Chipolina, J. Chipolina; Garcia, Hernandez, Walker; Gulling (Bardon, min. 75), Casciaro, L. Casciaro.
Partita facile facile per i padroni di casa, che scendono in casa adottando il 4-4-2, differentemente dal mascherato 4-3-2-1 ospite, pronto a diventare 6-3-1-0. I bosniaci lanciano dal 1’ il tandem offensivo composto da Hodzic ed Ibisevic, mentre è Lee Casciaro la prima punta scelta da Wood. Al 4’ Bosnia immediatamente avanti, quando è Ibisevic a controllare in area e a ribadire in rete il preciso lob propostogli da Pjanic. La rete subita non abbatte però il Gibilterra, che riesce spesso a superare la trequarti grazie ai veloci contropiedi o a qualche calcio piazzato. Nonostante i molti tiri in porta, la Bosnia non riesce a sfondare, impaurendosi al 29’, quando i fratelli Casciaro scambiano al limite costringendo la retroguardia avversaria ad intervenire. Sul finire di tempo, il 2-0 bosniaco, con Ibisevic bravo a mettere dentro un lob propostogli da Visca, imbeccato ottimamente da Pjanic a conclusione di un triangolo. Molti dubbi, comunque, sulla rete dell’attaccante incaricato di sostituire lo squalificato Dzeko, a causa di un leggero fuorigioco non visto forse dal guardalinee.
Seconda frazione che comincia in discesa, per la Bosnia, che al 52’ cala il tris grazie ad un errore di Chipolina, che liscia l’intervento per spazzare il cross di Pavlovic e consente al numero 4 Vrsajevic di marcare il più facile dei goal. La terza rete ammazza le ultime difese del Gibilterra, che pochi minuti dopo subisce il 4-0, quando è Visca a mettere dentro un cross dalla fascia di Vrsajevic. Ancora una volta colpevole, però, l’immobile difesa ospite. Abbassando naturalmente i ritmi di gioco, la Bosnia conclude in controllo, mancando all’80’ il 5-0, con la difesa del Gibilterra brava a respingere. Sul finire di gara, c’è tempo anche per un’azione degli ospiti, quando è Begovic a sventare una conclusione di Hernandez, dopo una bella progressione al centro. Nei minuti finali, a conclusione di una gara terribile, Ibrahim subisce la quinta rete, quando è Bikakcic a ringraziare il compagno per l’assist e a concludere al meglio la propria gara. Bosnia che sale a quota 10, sempre 0 punti per il Gibilterra.
Cipro - Estonia 0-0
Cipro (4-2-3-1): Panayi; Stylianou (Avraam, min. 72), Merkis, Laifis, Charalombous; Artymatas, Laban (Rousias, min. 82), Christofi, Kyriakou, Kastanos; Mytidis (Makris, min. 89).
Estonia (4-2-3-1): Aksalu; Teniste, Baranov, Klavan, Kruglov; Dmitrijev, Mets, Kait, Vassiljev, Ojamaa (Luts, min. 65); Zenjov (Toomet, min.79).
Partita scialba fin dai primi minuti, con le due formazioni che non riescono a sfondare per tutta la prima fase di tempo. A mettersi maggiormente in evidenza, sono comunque i ciprioti, che impegnano gli avversari estoni con numerose conclusioni nello specchio della porta. Dopo una primo tempo alquanto noioso, la gara si anima nel finale, quando l’arbitro Nevalainen sorvola su un netto fallo in area ai danni di Kastanos, un rigore netto che avrebbe potuto indirizzare positivamente la sfida verso i padroni di casa. C’è da registrare, comunque, l’onesta prova dell’Estonia, che nella fase centrale di frazione impegna spesso la retroguardia cipriota.
Al 50’ riparte velocemente il Cipro, con Mytidis che segna senza però gioire completamente. Il direttore di gara norvegese, infatti, annulla la rete al cipriota, per un fuorigioco che non sembra dubbio al netto del replay. Poco dopo, al minuto numero cinquantadue, ci prova Zenjov per l’Estonia, con un tiro che termina però di poco fuori. Succede poco altro, nel secondo tempo, con i ciprioti che non riescono a superare i rispettivi avversari, salendo a quota quattro e vedendo sempre più lontana la zona punti. Stesso discorso, per gli ospiti, che non sfigurano nella sfida contro i più forti avversari.