La Turchia passeggia sulla Finlandia e conquista 3 punti importanti, che portano la squadra di Terim a pari con l’Ucraina a quota 8. Qualificazione assolutamente alla portata quindi per Arda Turan e compagni, che oggi non hanno avuto nessun problema in casa contro la Finlandia di Kanerva, seppur privi di Ozyakup ed Emre Mor nell’11 iniziale. Arda Turan, il capitano, prende le chiavi del centrocampo andando a posizionarsi in mediana.
La partita inizia letteralmente sotto il segno dei padroni di casa, che archiviano la pratica in meno di un quarto d’ora. Turchi che mantengono maggiormente tra i loro piedi il pallone, applicando un possesso palla perimetrale e di qualità. L’ottima partenza viene avvalorata dal gol del vantaggio: è il nono minuto quando Tosun, tutto solo in mezzo all'area, appoggia da due passi un cross di Koybasi, provvidenzialmente deviato da Sahan sul primo palo, mandando fuori tempo tutta la difesa scandinava.
Quattro minuti dopo è già 2-0, punisce ancora il centravanti del Besiktas, stavolta incornando sul primo palo un corner di Selcuk Inan, spedendo il pallone all'incrocio opposto con tanto di bacio al legno. Al giro di boa del primo tempo la Turchia prova a pescare il jolly con Sen, ma il suo destro dai 30 metri termina largo. La Finlandia prende coraggio con lo scorrere dei minuti, migliorando il possesso nella metà campo avversaria e alzando baricentro e pressing. I frutti si mostrano al 42’ quando, al termine di una transizione, Hetemaj centra la traversa con un piazzato da fuori area, su servizio di Pukki. Ma questo pesante squillo alla porta di Babačan non smuove la situazione: al duplice fischio dell’arbitro il risultato dice 2-0 per la Turchia, grazie alla doppietta di Cenk Tosun.
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Georgia 1-3 Serbia (Kacharava; Tadic, Mitrovic, Gacinovic)
Turkey 2-0 Finland (Tosun x2)
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— #WCQ (@FIFAWorldCup) 24 marzo 2017
Al rientro in campo, la Finlandia dimostra di voler provare a riaprire la contingenza, ma l’effervescenza ospite viene facilmente frenata dall’ottimo giropalla turco.
Giropalla abbandonato dalla formazione in vantaggio, che sceglie invece di controllare le confuse azioni avversarie con un ottima densità nella zona centrale del campo, per poi distendersi con transizioni che, dato il punteggio, non eccellono in condizione e precisione. Nella sonnolenta mezzora finale vi è tutto fuorché spettacolo, non fosse per un tunnel di Emre Mor al 90’ che infiamma Antalya Arena, e per l’ultima occasione turca con Sen di testa, che centra la traversa presa in precedenza da Hetemaj, dimostratosi l'uomo più pericoloso di una Finlandia fin troppo mediocre.