La Costa d'Avorio vuole ritornare grande e ha lanciato un progetto a lunga durata, che coinvolge i numerosi giovani che stanno sbocciando in Europa. Dopo aver esonerato Michel Dussuyer, la Federazione ivoriana si è prontamente fiondata alla ricerca di un manager dall'ampio bacino di esperienza e, soprattutto, in grado di far crescere i giovani sotto ogni punto di vista. La Federazione ha anche incassato risposte negative sia da Mancini che da De Boer, nomi che rendono l'idea di quanto il progetto sia ambizioso.
Alla fine, la scelta è ricaduta su Marc Wilmots, ex tecnico del Belgio che ha avuto modo di sedere sulla panchina dei Red Devils dal 2012 al 2016. Per lui contratto di durata biennale con opzione per gli altri due. Avrà il compito di qualificarsi per il prossimo mondiale russo e di iniziare a gettare le basi per il futuro, in attesa del ritorno della Coppa d'Africa, una competizione alla quale gli ivoriani tengono particolarmente. Il tecnico belga farà il suo esordio il 24 e il 27 marzo in occasione degli incontri amichevoli che si disputeranno rispettivamente contro Russia e Senegal. E' stato scelto per via della sua ottima capacità di interagire con i giovani e per il buon lavoro svolto nel Belgio nell'arco di tutto questo tempo. La Costa d'Avorio ha perso un po' di smalto rispetto agli ultimi anni, ma ha comunque a disposizione ottimi talenti sulla quale investire: dai difensori Bailly e Aurier, passando per Kessié e Zaha.
Con Dussuyer i rapporti si sono conclusi dopo soli 2 anni, e i risultati ottenuti sono non sono stati positivi. Il tecnico ha preso in mano la squadra dopo la Coppa d'Africa nel 2015, vinta da Renard. Quella squadra era definita come una delle nazionali più forti di tutta la storia dell'Africa con i vari Yaya Toure, Kalou e Drogba. Il tecnico francese non è però riuscito a dar seguito ai successi del predecessore, mancando la qualificazione ai quarti di finale nell'ultima Coppa d'Africa, giocata in Gabon tra il gennaio e il febbraio scorso, peraltro chiusa senza nemmeno una vittoria.