Fermata azzurra. Il campionato, ormai nella sua fase cruciale, cede il passo alla nazionale. Week-end dedicato all'Italia, doppio impegno per valutare momento e stato di forma, per ritrovarsi e ritrovare feeling e sensazioni. Venerdì tappa fondamentale nel percorso che conduce al prossimo mondiale, la nostra rappresentativa ospita l'Albania di De Biasi, vecchia conoscenza del calcio italiano. Quattro le lunghezze che separano al momento le due compagini, con gli azzurri al comando del raggruppamento insieme alla Spagna, a quota 10. Albania a 6, nel mezzo, a 9, Israele. Martedì, poi, amichevole di lusso con l'Olanda, opportunità per sperimentare differenti soluzioni, per dare spazio a tutti gli effettivi. 

Dopo il ritrovo a Coverciano, con le prime parole del CT, da oggi occhi puntati sull'Albania, qualche dubbio da sciogliere. La squadra è in salute, Ventura può quindi sfogliare una margherita ricca di petali. Si parte da una consolidata certezza. 4-2-4, marchio di fabbrica dell'attuale guida azzurra. In attesa di consegnare le chiavi del futuro a Donnarumma, Buffon, fresco di record con la casacca della Juventus, si appresta a proteggere i pali, coadiuvato da una linea a quattro di difesa formata, da destra a sinistra, da Zappacosta, Barzagli, Bonucci e De Sciglio. Bonucci è il leader, Barzagli la garanzia. Se fisicamente al top, l'ex Palermo è ancora tra i migliori al mondo nel ruolo. Occorre gestire, con attenzione, il suo fisico. Sull'esterno, da monitorare il "passo" di De Sciglio. 

Qualche incertezza in più in mediana, perché sono quattro i giocatori in corsa per due posti. Un passo avanti Verratti - nel caos dopo l'eliminazione dalla Champions e costretto a difendersi dalle accuse dei media - e De Rossi, àncora di qualità della Roma di Spalletti. Due giocatori completi, in grado di interdire con efficacia e di sviluppare la manovra. Le alternative sono Parolo - maggior inserimento senza palla,  inferiore abilità tecnica - e Gagliardini, elemento insostituibile dell'Inter di Pioli. 

Candreva e Insigne sono i laterali d'attacco, le molle per innescare l'ariete Belotti e il famelico Immobile. Corsa e prestanza fisica, un frullato perfetto per aprire varchi nel fortino albanese. Politano, Verdi e Sansone hanno alcuni giorni per ribaltare le gerarchie offensive, difficile che Ventura rinunci, però, a uno stantuffo come Candreva e a un Insigne decisivo come mai in carriera.