Al King Power Stadium il Siviglia va alla caccia della qualificazione ai quarti di finale di Champions League che manca in casa andalusa dal 1958. In quel caso agli ottavi vennero eliminati i danesi dell’Aarhus, per poi subire la batosta dal Real Madrid nel turno successivo – sconfitta per 8-0 all’andata, 2-2 al ritorno.

La squadra di Sampaoli non perde in assoluto dal 29 gennaio – 3-1 al Cornellà El-Prat contro l’Espanyol – ma nelle ultime due turni ha fallito due partite abbastanza semplici sulla carta, pareggiando per 1-1 sia contro l’Alaves che contro il Leganes; in questo modo le due squadre di testa, Barcellona e Real Madrid, hanno allungato rispettivamente a +3 e +5 – i Blancos hanno ancora un match da recuperare. La gara d’andata è stato un monologo andaluso, dominio però non concretizzato a dovere in termini di risultato: la rete subita da Vardy permette al Leicester di puntare alla qualificazione vincendo anche con il minimo scarto.

Sarà perciò importante per gli spagnoli la concentrazione a livello difensivo – nelle ultime 5 trasferte il Siviglia ha ottenuto un solo clean sheet – visto che la via della rete viene trovata abbastanza facilmente – in Liga gli uomini di Sampaoli sono andati in bianco solamente contro il Villarreal, sia all’andata che al ritorno. In Champions League però la situazione è diversa, perché in 3 gare esterne – a Torino contro la Juventus, a Zagabria contro la Dinamo e a Lione contro l’OL – non ha mai subito reti, ma ne ha realizzata solo una, in Croazia.

Per quel che riguarda la formazione, il tecnico argentino dovrebbe affidarsi ancora alla difesa a 3, con Rami, Pareja ed uno tra Mercado e Lenglet davanti a Sergio Rico; in mezzo al campo dovrebbero giocare N’Zonzi e Nasri al centro, e Sarabia ed Escudero sugli esterni, mentre davanti Jovetic sarà supportato da Vazquez e Vitolo, favorito su Iborra e Correa.