"Ho la stessa fiducia che avevo prima della sfida di andata" ha detto Unai Emery, allenatore di quel Paris Saint-Germain che tre settimane fa si è regalato un San Valentino con i fiocchi, superando il Barcellona per 4-0 ed ipotecando di fatto la qualificazione. Parole decise, pesanti, apparentemente di rito ma che, se analizzate bene, confermano la ferrea volontà dell'ex Siviglia di giocarsela anche al Nou Camp, dove i catalani cercheranno di ribaltare un passivo apparentemente insormontabile.
Conscio della forza dell'avversario, un collettivo fortissimo che potrebbe benissimo qualificarsi, Emery non vuole abbassare la tensione, ricordando ai suoi la difficoltà della sfida e la voglia di andare avanti nella competizione: "Abbiamo voglia di andare avanti - ha sottolineato - dovremo però essere prudenti, ho grande rispetto per il Barcellona". Parole inevitabili di lode, di rito, per un collettivo che, forse unico in Europa, potrebbe benissimo regalarsi una notte magica.
"Non è esclusa la rimonta - ha infatti detto Emery - perciò ho bisogno che i miei giochino al 100%. La nostra idea è quella di giocare con personalità e contro una grande squadra, pensando a quanto fatto in casa. In novanta minuti può succedere di tutto, noi dovremo giocare con rispetto. Loro con gli stessi giocatori possono adottare diverse soluzioni tattiche, dovremo dunque essere duri e puntare alla qualificazione".
Passaggio obbligato, quello sui possibili undici della sfida, con Emery che non si tira indietro fornendo, nel contempo, indicazioni interessanti: "Guedes e Motta non giocheranno, anche se saranno con noi a Barcellona. Thiago Silva ci è mancato nella sfida di andata, anche se chi lo ha sostituito ha fatto bene. Lui (Thiago Silva, ndr) è il nostro capitano, è stato in molte occasioni importante e domani sarà lo stesso. E' molto importante per noi e lui vuole continuare a vincere con il club".