Un Bayern Monaco formato panzer ipoteca la qualificazione, schiantando l'Arsenal e regalando ai propri tifosi una prestazione stellare e micidiale. Avanti grazie ad un gioiello di Robben, i bavaresi subiscono al 30' il rocambolesco pari di Alexis Sanchez sugli sviluppi di un calcio di rigore, dilagando nella ripresa. Nel secondo tempo, infatti, gli uomini di Ancelotti segnano addirittura quattro reti, colpendo gli inglesi prima con Lewandowski e poi con una doppietta di Thiago Alcantara. Chiude i conti, infine, Muller.
Padroni di casa che scendono in campo con il solito 4-2-3-1: davanti a Manuel Neuer, difesa a quattro composta da Lahm, Javi Martinez, Hummels ed Alaba. In mediana, mix di qualità e quantità composto da Xabi Alonso ed Arturo Vidal, incaricati di sostenere la folta trequarti completata da Robben, Alcantara e Douglas Costa. Prima punta scelta da Ancelotti, Robert Lewandowski. Stessa disposizione tattica, invece, per gli ospiti, con Wenger che preferisce Sanchez a Giroud nel delicato ruolo di prima punta. Ospina in porta, difeso dalla coppia difensiva Mustafi-Koscielny. Sulle fasce di difesa, Bellerin e Gibbs, pronti a sovrapporsi agli esterni d'attacco Chamberlain ed Iwobi. Ozil il trequartista, Xhaka e Coquelin i mediani.
Gara molto tesa nei primi minuti, con le due formazioni spesso autrici di grossolani errori in fase di impostazione, a conferma di un nervosismo generato dall'importante peso specifico della sfida. All'8' si mette in evidenza Arturo Vidal, tentando un tiro sventato senza problemi da Ospina. Tre minuti dopo, come un fulmine capace di interrompere la tranquillità delle nubi prive di pioggia, esplode l'Allianz Arena, quando è Robben a disegnare la solita, perfetta parabola mancina, un tocco delicato che lascia tutti a bocca aperta sorprendendo nel contempo Ospina. Vera e propria doccia fredda, dunque, per gli ospiti, costretti a rimontare dopo poco tempo ed a causa di un guizzo isolato del talento olandese. Dopo un normale periodo di assestamento, ancora Robben pericoloso, con la solita conclusione-tipo che però, al 21', non trova fortunata conclusione.
Il tentativo mancato dei bavaresi viene però massimamente punito, con il Bayern Monaco che clamorosamente regala ai Gunners una preziosissima chance per passare in vantaggio. Esattamente alla mezz'ora infatti, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, inspiegabile fallo di Lewandowski, che spinge Koscielny attirando su di sé le attenzioni del direttore di gara Mazic. Sul dischetto, per il pari, ci va Sanchez, che fallendo la prima conclusione e lisciando il successivo tap-in, riesce comunque a segnare, stoppando di petto ed eludendo il pressing dei difensori di casa. Al 36', invece, palla alta di Lewandowski da buona posizione, che vanifica di fatto un calcio d'angolo. Gli ultimi scampoli di primo tempo vedono una chance per parte: prima conclude Xhaka al 40', tre minuti dopo manda di pochissimo a lato l'ex Borussia Hummels.
Seconda frazione che comincia come meglio non si potrebbe per il Bayern Monaco, che già al 46' sorride per la prematura doccia di Koscielny, costretto ad arrendersi a causa di un problema fisico. Sette minuti dopo, staccando e restando quasi in levitazione, fa esplodere i propri tifosi Robert Lewandoski, che mette a segno una rete colpendo poderosamente di testa un precisissimo pallone servitogli da Lahm. Che brutto colpo, per i Gunners, privi del loro miglior uomo in difesa e dunque costretti a riassettarsi dopo la seconda rete subita. I famelici bavaresi, però, non lasciano scampo agli inglesi, siglando la terza rete al minuto numero cinquantasette, con un tacco illuminante di Alonso, bravissimo a servire un Alcantara lucido al momento di concludere.
E' un vero trionfo per il Bayern Monaco, molto più cinico rispetto alla prima frazione e nel contempo deciso a chiudere i conti già nel match di andata. Grazie a questa mentalità vincente, i padroni di casa mettono alle corde l'Arsenal, sfiorando per due volte la rete: prima ci pensa la traversa a fermare Lewandoski, bravo a girarsi e a concludere, al 63' è invece Ospina miracoloso su Javi Martinez. Poco male, comunque, per i ragazzi di Ancelotti, che pochi istanti dopo calano il poker, quando è ancora Alcantara a trafiggere Ospina da fuori e sugli sviluppi di un corner. Al 68' ci prova Vidal, che impegna Ospina in una difficile parata. Dominando sotto il profilo del palleggio, dopo una parentesi senza emozioni ancora pericoloso il Bayern, con Costa che costringe il portiere avversario all'ennesimo miracolo.
L'impegno dell'estremo difensore, però, non viene premiato, con il Monaco che senza pietà affonda per la quinta volta le proprie lame nella fragile difesa inglese. A calare la mannaia definitivamente, se mai ci fosse stata speranza, è Muller, che appena entrato ringrazia Ancelotti dribblando Ospina e segnando la quinta rete dell'incontro. Molto lucido, comunque, l'assist di Alcantara, che tutto solo serve il compagno propiziando il goal. La sfida, dopo il consueto recupero, non regala altre emozioni, esaltando le doti dei tedeschi e bocciando, per l'ennesima volta, quelle inglesi. Al di là della prestazione, tanti dubbi sulle scelte di Wenger, che lascia fuori un bomber come Giroud privando i suoi di peso offensivo. Nulla da dire, invece, ad Ancelotti, che schiera la migliore formazione possibile. Migliore in campo per i padroni di casa, Alcantara. Per gli ospiti si salva solo Ospina.