Spesso accade, soprattutto in una competizione continentale, che a trionfare non sia la squadra più forte, quella data per favorita ai nastri di partenza del torneo. E' ciò che è accaduto al Camerun, guidato dal commissario tecnico belga Hugo Bross, il quale ha dovuto incassare i numerosi "no" da parte dei calciatori camerunesi più rappresentativi in fase di convocazione. Il difensore centrale del Liverpool Joel Matip, il fantasioso attaccante dello Schalke '04 Eric Maxim Choupo-Moting o ancora il portiere dell'Ajax Andrè Onana, sono solo alcuni dei calciatori che hanno snobbato le convocazioni, sbattendo le porte in faccia al proprio paese, preferendo restare nelle rispettive squadre di club per evitare di correre il rischio di perdere il posto da titolare. In tutto sono state sette le rinunce, sette calciatori che hanno subito l'etichettatura di "traditori" dal santone Roger Milla, personalità venerata quasi come un Dio sull'intero territorio camerunese.

Da ciò ne è nato un Camerun sperimentale, partito come mina vagante della competizione ma non di certo come maggiore indiziato per la vittoria finale. Un torneo vissuto in crescendo per i Leoni Indomabili. Chiuso il gironcino al secondo posto, alle spalle del Burkina Faso, il Camerun del tecncio Bross ha eliminato ai quarti di finale l'insidioso Senegal (ai calci di rigore) ed in semifinale il Ghana, una delle favorite per la vittoria finale, con un netto e perentorio 2-0. Risultati che hanno permesso al Camerun di ottenere il pass per la finale, di partecipare alla grande sfida di Libreville contro l'Egitto di Hector Cuper. Proprio lo Stade d'Angondjé, sito nella capitale gabonese, ha fatto da sfondo all'apoteosi dei Leoni, che battendo  in rimonta 2-1 l'Egitto, tornano ad essere Indomabili, laureandosi campioni d'Africa quindici anni dopo il successo ottenuto nel 2002. All'egiziano Elneny, hanno risposto nella ripresa il difensore centrale N'Koulou e Vincent Aboubakar, autore del gol vittoria a pochi minuti dal termine del match.

La vittoria del titolo ottenuta nella giornata di ieri, la quinta del Camerun nella storia della Coppa d'Africa, è la rivincita del k.o. subito proprio dagli egiziani nella finale di nove anni fa, quando i faraoni egiziani, nella finale di Accra, si imposero 1-0 grazie ad un gol di Aboutreika e spedirono agli inferi la squadra dell'allora commissario tecnico Otto Pifster. Ora succede alla Costa d'Avorio e, da campione continentale, rappresenterà l'Africa a giugno nella Confederations Cup. I suoi avversari saranno Germania, Portogallo, Russia, Cile, Messico, Australia e Nuova Zelanda.