Il Ghana conquista la semifinale di Coppa d'Africa 2017 (dove affronterà il Camerun), battendo per 2-1 una Repubblica Democratica del Congo che lotta fino all'ultimo, ma paga l'inesperienza e la mancanza di cinismo. A spingere in avanti le Black Stars sono i fratelli Ayew: apre Jordan, chiude André. In mezzo il gol di Mpoku, che non basta.

Avram Grant sopperisce all'assenza di Asamoah Gyan inserendo un centrocampista come Acquah e avanzando Jordan Ayew in posizione di prima punta. Mediana più densa del solito, spazio anche a Wakaso e Thomas, si allarga André Ayew. Ibenge recupera invece Mbemba, ma non può contare su Maghoma, Ikoko e Zakuani. Panchina invece per Kebano, Mulumbu e Bakambu: davanti va capitan Mbokani.

Proprio il centravanti dell'Hull City dopo sei minuti si divora il gol del vantaggio: Afful con un retropassaggio rivedibile di testa manda in crisi Amartey e Razak, la punta congolese si infila tra i due e da posizione defilata col mancino calcia malissimo, centrando solo il palo.

Il Ghana è scosso dall'occasione subita, il Congo invece va d'inerzia e ci prova dalla distanza con Mpoku, mancino dal limite angolato ma parato. Gioca decisamente meglio la squadra di Ibenge, mentre le Black Stars faticano a creare occasioni e sembrano mancare di idee. Dall'altra parte è invece Mbokani-show: al 25' difende un ottimo pallone in area, scarica per Kabananga che non trova la misura dal limite. Sbaglia invece a non servire il compagno poco dopo la mezz'ora, quando sceglie una conclusione difficile da posizione defilata, svirgolando. Va meglio con una botta da fuori al 40', parata in due tempi da Razak.

Il Ghana rientra negli spogliatoi senza mai aver tirato in porta, ci vuole così un'intuizione di André Ayew per mettere in difficoltà Matampi, bravo a parare a terra il diagonale mancino in apertura di ripresa. Il portiere si vede costretto all'intervento anche due volte, con le gambe, nei minuti immediatamente successivi: sulla punizione di Wakaso e sul destro ravvicinato di Jordan Ayew. I due si vendicano al 63', quando confezionano il vantaggio: il mediano recupera un importante pallone e lancia subito in avanti il figlio di Abedi Pelé, glaciale nell'evitare due difensori e nel piazzare il destro a giro dal limite a fil di palo, scrivendo 1-0 Ghana. La gioia dura solo cinque minuti, perché a spegnerla arriva una sassata dai venti metri di Mpoku: destro terrificante dritto all'incrocio per firmare il pari.

Dopo qualche attimo di nervosismo causa un brutto fallo di Amartey, arriva il nuovo vantaggio, di nuovo a firma di un Ayew, ma stavolta di André, dal dischetto: Mutambala si fa saltare da Atsu e lo stende ingenuamente in area - venendo graziato dall'arbitro, avrebbe rischiato l'espulsione - regalando al giocatore del West Ham l'occasione d'oro dagli undici metri, sfruttata al meglio. Ibenge risponde lanciando tre attaccanti per l'assedio finale, Bakambu, Bokila e Bolingi, lasciando in campo anche Mbokani e Kabananga. Il più pericoloso è subito l'attaccante del Villarreal, destro di prima da fuori messo in  corner in tuffo da Spiderman Razak.

Il Ghana non resta a guardare e prova a pungere con gli avanti, ci vuole un miracoloso Matampi per chiudere su Atsu nel primo minuto di recupero. Ci prova la Repubblica Democratica del Congo, ma il cronometro scorre inesorabile: al triplice fischio finale festeggiano i ragazzi di Grant. Ibenge e i suoi tornano a casa, con qualche rimpianto ma con una nuova consapevolezza.