La Cina è intravista da tutti come la terra del business e delle innovazioni, ma ultimamente il fenomeno calcistico sta iniziando ad espandersi. L'obiettivo è quello di emulare la MLS, campionato che ha avuto modo e onore di ingaggiare leggende del calibro di Frank Lampard, Steven Gerrard, Didier Drogba, David Beckham, Thierry Henry, Kakà, David Villa, Alessandro Nesta e Andrea Pirlo.
Tra i "fortunati" che hanno vissuto questa esperienza remunerativa ci sono anche tre italiani. I primi a sbarcare furono Alessandro Diamanti e Alberto Gilardino, entrambi tesserati dal Guangzhou, per arrivare a Graziano Pellè, tanto desiderato dello Shandong Luneng da renderlo il quinto calciatore più pagato del mondo grazie a un ingaggio quasi simile a quello di Neymar. Parliamo di 38 milioni in due anni e mezzo, circa 15 milioni annui.
Non solo prodotti "Made in Italy", ma anche un'importazione economicamente stratosferica proveniente da tutto il mondo. Lo Shanghai Greenland Shenhua si gode la leggenda australiana Tim Cahill e Fredy Guarin, colombiano prelevato dall'Inter per circa 12 milioni di euro. Non è da meno l'Hebei China Fortune, capace di sborsare 18 milioni per Gervinho e di concedere a Lavezzi uno stipendio da 15 milioni all'anno. Impressionante anche il Jiangsu Suning, squadra che ha investito 75 milioni per Ramires e Alex Texeira, con quest'ultimo costato la bellezza di 50 milioni. Leggermente più "economici", invece, gli investimenti del Beijing Goan, compagine che fino a questo momento si è regalata Renato Augusto e il bomber turco Burak Yilmaz. C'è spazio anche per i 42 milioni di euro sborsati dal Guangzhou per acquistare Jackson Martinez dall'Atletico Madrid e di garantirgli un'ingaggio da 12.5 milioni a stagione per quattro anni. E' tutto? No, manca la ciliegina sulla torta, il dessert. Hulk allo Shanghai Dongya per 56 milioni di euro, trasferimento più costoso fatto fino a questo momento da una squadra cinese. Ingaggio? "Solamente" 20 milioni di euro all'anno, come Messi e Cristiano Ronaldo.
La potenza economica cinese è destinata ad espandersi con il passare del tempo. Sono tanti i soldi investiti dai cinesi sul mercato per cercare di alzare l’asticella del livello del loro calcio e per cercare di dare una grossa crescita, uno sviluppo, anche attraverso le strutture e le scuole formative che renderanno il lavoro molto più efficace. I nomi sono meno altisonanti di quelli che gli Stati Uniti hanno portato nel loro calcio all’inizio della rivoluzione calcistica americana, ma anche i prezzi e gli anni dei calciatori lo sono, proprio a testimoniare che il livello di gioco e di intensità vuole rimanere alto.
Ultimi investimenti? Nulla di ufficiale ancora, ma nell'aria ci sono diversi nomi pronti a staccare il biglietto per la Cina. Carlos Tevez è vicino a firmare un contratto con lo Shanghai Shenhua, pronto a garantirgli uno stipendio faraonico che sfiora gli 80 milioni e, con lui, potrebbe arrivare anche John Terry al quale gli è stato già proposto un'ingaggio di 14 milioni a stagione. Occhio anche allo Shanghai SIPG, pronto a prelevare Oscar dal Chelsea. E' stato lo stesso brasiliano a confermare che la trattativa potrebbe già sbloccarsi nei prossimi giorni, e anche qui le cifre sono indecenti. Parliamo di 70 milioni da versare nelle casse del club londinese, più 20 d'ingaggio per il brasiliano. Il lato positivo oltre al denaro? Troverà più spazio con il suo ex allenatore Villas Boas. Piani di mercato anche in casa Tianjin Quanjan, squadra allenata da Fabio Cannavaro che ha già messo nel mirino Enzo Perez del Valencia e Alan Dzagoev del CSKA Mosca.
Strategia interessante che potrebbe riguardare da vicino anche l'Inter. Il Jiangsu Suning è pronto prelevare dai nerazzurri Eder, Melo, Biabiany e Jovetic, etichettati come esuberi e pronti a far fioccare il bliancio dei cinesi con delle importanti plusvalenze, utili per rinforzare la squadra di Stefano Pioli.