L'Arsenal espugna il St. Jakob-Park con un perentorio 4-1 e chiude il girone A al primo posto con 14 punti, seguito dal PSG con due lunghezze di distanza. Grandissima la prestazione portata a termine da Lucas Perez, vero mattatore della serata con i suoi gol. Il Basilea chiude la fase a gironi all'ultimo posto: ciò significa niente Europa League.
L'Arsenal deve far fronte ai tanti infortuni patiti nel reparto difensivo, tra i quali quelli di Mertesacker, Bellerin, Jenkinson e Debuchy. Quindi spazio ai giovani Gibbs e Holding. A centrocampo, Perez rileva l'infortunato Cazorla ed insieme ad Ozil e Iwobi va a sostegno dell'unica punta Alexis Sanchez.
Formazione a specchio quella del Basilea, che punta soprattutto sulle incursioni degli esterni d'attacco Elyounoussi e Steffen, oltre che sulla mezza punta Matias Delgado e sul centravanti austriaco Janko. Parte dalla panchina l'ex Pescara Bjarnason. Si ritrovano di fronte i fratelli Xhaka: dopo il primo confronto nello scorso Europeo nel quale Taulant vestiva la maglia albanese mentre Granit quella svizzera, i due si ritrovano nella doppia sfida di Champions. I tre confronti disputati nell'anno solare danno ragione a Granit, che ha sempre vinto contro il fratello. Strani scherzi del destino.
Gli ospiti cercano di fare loro la partita già dal primo tempo: nei primi venti minuti sono già in vantaggio per 2-0, grazie ad una doppietta di Perez realizzata in otto minuti. Il primo gol viene realizzato su assist di Gibbs che, pescato molto bene da Sanchez, permette allo spagnolo di ribadire in rete a portiere battuto (8'); la seconda rete è un tap-in dopo una parata di Vaclik proprio su Gibbs (16'). Il Basilea cerca di reagire con qualche occasione da rete: Janko si mangia un gol a pochi passi dalla porta; Die scarica un sinistro che va a fil di palo; Steffen tira a giro, ma trova la pronta risposta di Ospina; infine il bel colpo di testa di Delgado su cross di Die.
La partita aggressiva dei Gunners continua anche nel secondo tempo: al 47' Perez realizza il suo hat-trick con un diagonale che batte Vaclik; al 54' arriva il poker degli ospiti siglato da Iwobi. Gli uomini di Wenger sono bravi a trovare dei varchi nella metà campo avversaria in modo da iniziare dei contropiedi letali, grazie soprattutto alle percussioni di Sanchez ed Ozil. Gli svizzeri cercano di reagire, ma sono poca cosa rispetto agli avversari. Inutile il gol della bandiera segnato al 78' dall'ex romanista Doumbia.