Non si respira un'aria del tutto positiva a Manchester, sponda City. D'altro canto una big europea che marcia al passo di 4 vittorie nelle ultime tredici gare non può essere soddisfatta del rendimento. Lo rispecchia il linguaggio del corpo di Pep Guardiola. Poche parole, ma pesanti, nella conferenza stampa che anticipa la sfida casalinga degli Sky Blues contro il Celtic. Partita abbastanza fine a sé stessa, essendo entrambe le squadre già certe del proprio destino nel girone C di Champions League: secondo posto Citizen, ultima piazza scozzese.

"Ci saranno sicuramente dei cambi domani", apre Guardiola, lasciandosi anche andare ad una suggestione: "Mi piace far giocare chi lo merita, aumenterei anche il numero delle sostituzioni, con una nuova regola". L'uomo più in dubbio di tutti è Sergio Aguero, che dopo l'entrataccia nel finale della partita col Chelsea ha rimediato quattro giornate di squalifica: "Se Sergio giocherà o no lo deciderò domani".

Contro i Blues, com'è noto, il City ha rimediato una pesante sconfitta interna per 1-3, ma Pep mostra comunque positività per la prestazione offerta: "Dopo le partite contro il Crystal Palace e il Burnley [risicate vittorie in trasferta per 1-2, ndr] ero un po' preoccupato, ho pensato che se avessimo continuato a giocare come in quelle gare non saremmo andati da nessuna parte. Siamo comunque ancora in corsa per vincere il campionato".

"La sto vivendo molto bene - prosegue poi, parlando dell'esperienza in Inghilterra - Quando vinciamo sono felice, se non vinciamo lo sono un po' meno, ma mi piace lavorare con questi ragazzi e in questo posto".

Insieme al tecnico c'è anche uno dei potenziali titolari di domani, ovvero Willy Caballero, possibile sostituto di Bravo - anche se il diretto interessato, a precisa domanda, replica con un vago "non so se giocherò domani". L'argentino ex Malaga parla anche del rapporto tra lui e il suo collega cileno: "Con Bravo ho un ottimo rapporto, lo aiuto ad adattarsi meglio in Inghilterra. E' una grande persona e un gran calciatore".

Il focus resta però su una partita che, anche se non ha valore ai fini della classifica, il City deve vincere, per riuscire a trovare continuità: "Giocare in Champions League è una grande motivazione per ogni calciatore, è la competizione più importante del mondo. Dobbiamo avere rispetto del Celtic, anche se i giochi sono fatti, scendendo in campo come abbiamo fatto contro Barcellona e Borussia".