La Confederations Cup 2017 ha già preso la propria forma. Il mini torneo a 8 squadre si disputerà in Russia dal 17 giugno al 2 luglio. Le città che avranno l'onore di ospitare gli incotri saranno Mosca, Sochi, Kazan San Pietroburgo. 

I gironi sono stati già composti, e a prendere parte del gruppo B saranno i campioni del mondo della Germania, i campioni del sud America del Cile, i campioni asiatici dell'Australia, e la prossima vincitrice della Coppa d'Africa in programma all'inizio dell'anno prossimo. Per Joachim Low ci sarà l'opportunità di testare i numerosi giovani che la sua nazionale può vantare. L'obiettivo fissato dal tecnico sarà quello di lanciarne il più possibile con l'obiettivo di fargli fare esperienza in modo da essere pronti per il mondiale.

Il Cile di Pizzi è l'altra favorita alla vittoria finale. Ovviamente in testa c'è l'idea di chiudere al più presto possibile il discorso qualificazione per quanto riguarda il ticket per i prossimi mondiali, ma la Roja non andrà in Russia solamente per "godersi" il viaggio. La squadra è forte, è una realtà capace di vincere per ben due volte consecutive la Copa America, e può vantare di una squadra con elementi di spessore internazionale come Vidal, Sanchez, Medel e Vargas. E l'Australia? Viene etichettata come la sfavorita del girone, ma di sicuro non è così. La squadra di Postecoglou registra ben 4 partecipazioni in questa manifestazione, e nel 1997 si classificò addirittura al secondo posto alle spalle del Brasile. Gli elementi da tenere d'occhio non mancano; dal portiere Ryan, al capitano Jedinak, passando per l'eterno Tim Cahill, il giovane "italiano" Oikonomidis, e l'ex juventino James Troisi. 

Nel girone A, invece, troviamo i campioni d'Europa del Portogallo, il Messico vincitore della Gold Cup, la Nuova Zelanda vincitrice della Coppa delle nazioni oceaniane, e i qualificati di diritto della Russia. La favorita numero uno non può che non essere il Portogallo, una squadra che ha offerto, al fianco di Cristiano Ronaldo, giovani di grande talento e prospettiva che hanno già avuto modo di trascinare la nazionale sul tetto d'Europa. Gioellini provenienti dai vivai di Benfica, Porto e Sporting Lisbona, squadre che hanno agito nei panni di "promotore" per coronare questo magnifico sogno. Da Renato Sanches, Joao Mario, William Carvalho André Gomes, passando per il futuro "numero 9" della selezione André Silva e il jolly a tutto campo Guerreiro. Di certo non sono gli unici giovani ad essere presenti in squadra, ma l'abilità del tecnico Fernando Santos è stata quella di non fargli sentire la pressione addosso e di fargli esprimere nel loro ruolo naturale. Occhio, però, perché durante questo torneo potremmo assistere ad altre "new entry" come ad esempio Bruno Fernandes, Ruben Neves, Gonçalo Guedes, e i fratelli Ricardo Andrè Horta.

Il Messico di Osorio è una squadra che, storicamente, è abituata a giocare partite importanti. Insidiosa, dinamica e con tanta esperienza, visto che molti calciatori militano nei maggiori campionati europei. Esperti sì, ma ultimamente stanno lanciando anche qualche giovane interessante come Hirving Lozano del Pachuca e Orbelin Pineda del Chivas. In rosa sempre presenti i calciatori simbolo come Javier Hernandez, Giovani Dos Santos, Carlos Vela, Guillermo Ochoa, Hector Herrera, Andrés Guardado Hector Moreno. I messicani possono vantare, inoltre, di aver  ospitato e vinto questo torneo nel '99, data nella quale lo Stadio Azteca registrò ben 110.000 spettatori in occasione dello straordinario e mozzafiato 4-3 contro il Brasile. La Russia cercherà di lottare quantomeno per il secondo posto. Tifosi e federazione si aspettano risposte dopo il deludente europeo, e questa potrebbe essere l'occasione del riscatto. La Nuova Zelanda cercherà di difendersi il più possibile di fronte alle offensive delle squadre avversarie. 

Non appena terminati i gironi, inizieranno le semifinali. La prima classificata del gruppo A se la vedrà contro la seconda del gruppo B, mentre la prima del girone B affronterà la seconda del girone A. Tutto sembrerebbe scritto e scontato, ma attenzione alla sorpresa che arriverà dall'Africa.