Si chiude, prematuramente, l’avventura del Tottenham in Champions League. Gli Spurs devono abbandonare con un turno d’anticipo i sogni di gloria per ciò che riguarda la competizione internazionale più prestigiosa, dopo la sconfitta subita al Louis II contro il Monaco. Nelle 5 partite disputate fin qui nel girone E, gli uomini di Pochettino sono stati in grado di vincere solamente una volta, a Mosca contro il CSKA per 1-0, mentre hanno subito ben 3 sconfitte, due con il Monaco ed una con il Bayer Leverkusen a Wembley. Nell’ultima gara, a Londra contro i russi, il Tottenham cercherà di proseguire il cammino europeo spostandosi in Europa League, e basterà un pareggio il 7 dicembre per raggiungere l’obiettivo minimo. I tabloid inglesi si sono scatenati sulla disfatta degli Spurs, che hanno gettato alle ortiche il duro lavoro della scorsa stagione, conclusa al secondo posto in Premier League. L’unico giocatore a salvarsi è stato il portiere Hugo Lloris, autore di parate incredibili in queste 5 sfide, per ultimo il rigore respinto a Falcao ieri sera, ma che non sono state supportate dalle giocate dei suoi compagni.

La gara con il Monaco - La condizione fisica dei 22 in campo era visibilmente differente, con gli Spurs che non riuscivano ad arginare le folate dei padroni di casa, soprattutto nella prima frazione di gioco. Clamorosa anche la mancanza di freddezza e concentrazione di Son che, dopo 5 minuti, ha avuto sui piedi l’occasione del vantaggio, ma ha sprecato malamente solo davanti a Subasic. Chiaro segno di una serata avara di soddisfazioni per gli ospiti. La fragilità della squadra è lampante analizzando l’avvio di ripresa, in cui il risultato è cambiato 3 volte in 10 minuti: non sono passati nemmeno 60 secondi dal rigore realizzato da Harry Kane al goal di Thomas Lemar che ha riportato in vantaggio i monegaschi dopo l’apertura delle marcature ad opera di Djibril Sidibè. Al termine dell’incontro, il manager Pochettino ha dichiarato: “Forse abbiamo bisogno di aggiungere qualità alla squadra. Abbiamo qualità per lottare in Premier League, ma per essere competitivi in Champions’ League abbiamo bisogno di crescere non solo tecnicamente, ma anche mentalmente”.

3 sole reti realizzate e 5 subite sono numeri non accettabili soprattutto per una squadra che in Premier League è l’unica che non ha ancora perso e che ha la miglior difesa, meglio anche del Chelsea capolista; in più gli Spurs sono stati gli unici a battere il Manchester City di Pep Guardiola in campionato. Dalle parole del tecnico argentino traspare la sensazione che sia gli uomini che lo stesso manager non siano ancora pronti per competere su due fronti.