Pari e patta, quasi. Tra Arsenal e PSG finisce nuovamente con la posta equamente divisa, un 2-2 che però accoppiato all'1-1 dell'andata vede i francesi avvantaggiati in virtù del maggior numero di gol segnati in trasferta, e dunque più vicini al primo posto del girone A della UEFA Champions League. L'uomo da ringraziare è Lucas, autore del pareggio dopo le reti di Cavani e Giroud, condite dall'autorete sfortunata di Verratti. 11 punti per ambedue le compagini, ma come detto la regola non perdona, e i Gunners vedono sfumare un'ottima occasione.
Wenger non ribalta le attese della vigilia ma decide di non rischiare Walcott, preferendogli Iwobi, mentre Ramsey gioca dal primo minuto a centrocampo vicino a Coquelin. Davanti spazio a Giroud con Sanchez sull’ala, mentre Gibbs rileva Monreal sulla corsia sinistra di difesa. Falcidiato dagli infortuni il PSG: Di Maria non recupera, prende il suo posto Krychowiak, con Matuidi da finta ala sinistra come all’andata e Lucas a destra. Scelte quasi obbligate in difesa, tra i pali va Aréola.
Avvio di gara abbastanza calmo, le squadre si studiano e fanno possesso, trovando pochi spazi per offendere. I francesi ci provano così al quarto d’ora su piazzato, una deviazione quasi involontaria di Thiago Silva da corner viene però salvata sulla linea da un reattivo Gibbs. Il terzino non può però nulla al 18’, quando Matuidi, lanciato in profondità, serve a Cavani un pallone semplicemente da spingere in porta e l’uruguagio non delude, scrivendo 0-1. L’Arsenal reagisce o quantomeno ci prova, ma i troppi errori tecnici rendono impossibile la costruzione: la fiducia scende, il PSG sale e prova ancora a pungere, andando spesso e volentieri in verticale. La partita attraversa una fase di stanca e di errori, ma si risveglia nel finale di primo tempo quando Krychowiak combina la frittata: prima si fa soffiar palla da Giroud sulla propria trequarti, poi in area scivola in ritardo su Sanchez, innescato da Ozil e pronto alla conclusione. Brych non può far altro che indicare il dischetto, sul quale si presenta un glaciale Giroud che col mancino incrocia e pareggia i conti.
La partita rimane viva anche nella ripresa, con tanto di nervosismo diffuso (Cavani contro tutti, perlopiù) e qualche svarione di troppo, come quello di Koscielny, che perde palla sulla pressione di Lucas e lo stende poi ai 25 metri: la punizione che ne scaturisce è calciata dal brasiliano stesso e tocca la parte superiore della traversa. L’episodio non abbatte i Gunners che anzi nei minuti successivi controllano meglio il gioco, e al 60’ con una buona dose di fortuna riescono a capitalizzare: un cross rasoterra da destra crea un flipper impazzito a centro area, l’ultimo tocco che manda la palla alle spalle di Aréola sul tentativo di rinvio di Marquinhos è di Verratti. L’azzurro prova a riscattarsi sviluppando gioco in mezzo per poi allargarlo sulla destra, fascia dalla quale arrivano diversi palloni interessanti in mezzo, ben gestiti da Mustafi e Jenkinson. Quest’ultimo commette però un errore fatale al 77’, quando non stringe su Lucas, il cui colpo di testa capitalizza al meglio il corner battuto dalla destra, insaccandosi sul primo palo dove Iwobi tocca involontariamente, mandando fuori giri Ospina.
Sul 2-2 l’Arsenal prova a sbilanciarsi in avanti, ma rischia tantissimo in ripartenza, soprattutto quando Cavani si invola a tu-per-tu con Ospina, scegliendo però un inguardabile tocco sotto che il portiere colombiano fa suo in presa. Tre minuti dopo ancora l’uruguagio va vicinissimo al 2-3 con un colpo di testa in anticipo che sibila a lato del palo lungo. Nel finale si fanno preferire i parigini, mentre l'Arsenal sembra più bloccato, ma non succede più nulla: un pareggio che sorride a Emery, che vede avvicinarsi il primo posto.