"Personalmente sono stato felicissimo del gol di Insigne, ora però dobbiamo continuare lungo questa strada. Abbiamo vinto a Kiev ed ora tutti pensano che vinceremo anche domani. Non è una partita facile, loro giocano bene ma noi vogliamo vincere anche in casa. Il nostro obiettivo è passare il turno, e se dovessi scegliere preferirei come primo". In una sola battuta c'è tutto, ma d'altronde ormai non è una novità quando a parlare è Dries Mertens. Durante la conferenza stampa pre-Kiev, infatti, il centrocampista belga ha parlato del Napoli e del momento appena passato, un lungo tunnel nero superato grazie alla ferrea determinazione di rosa ed allenatore. 

"Se scenderò in campo darò il massimo - ha continuato l'attaccante - perché è l'unica cosa che conta. Sicuramente giocare prima punta, in Italia, è molto difficile, magari si riesce meglio contro squadre di altri campionati". Ancora a secco di reti da prima punta, Mertens ha dunque analizzato questa sua nuova posizione, diventata di fatto obbligatoria dopo l'infortunio di Milik e il ko tecnico di Gabbiadini, autore di prestazioni poco convincenti quando è stato chiamato in causa. 

Dopo le parole del belga, intervistato dalla stampa Maurizio Sarri, prontissimo a parlare del percorso del Napoli in Champions e delle precedenti prestazioni: "La partita di Istanbul non deve condizionarci, - ha ricordato - non dobbiamo guardarla. Scenderemo in campo senza fare conti, cercando di imporre il nostro gioco. Solo così infatti potremmo pensare di fare risultato. Domani sarà difficile: loro da luglio hanno perso, fuori casa, solo una volta". 

Tra i punti dolenti toccati durante la conferenza, la fase difensiva, spesso deficitaria nelle ultime uscite dei partenopei. "Dobbiamo lavorare molto sulla fase difensiva, anche in campionato avremmo potuto avere più punti senza determinati errori. Ad Udine, invece, siamo stati bravissimi dietro, perdendo però molto negli ultimi venti metri. L'inizio ripresa ci ha aiutato a trovare la via del gol. Domani non dobbiamo sottovalutare la Dinamo, sarebbe riduttivo pensare di poterli fermare solo fermando Yarmolenko. Hanno anche molti giovani interessanti ed un ottimo centrocampo.

Inevitabile, inoltre, il passaggio sul probabile undici: "Gabbiadini è tornato a disposizione solo ieri, valuteremo nei prossimi due allenamenti. Albiol invece non ha molti allenamenti nelle gambe ma negli ultimissimi giorni ha lavorato in maniera importante". Come sempre enigmatico, l'allenatore del Napoli non ha fornito troppe indicazioni in merito alla sfida di domani, impegno nevralgico da vincere per  non compromettere il passaggio del turno. Che si giochi con Gabbiadini o con Mertens, comunque, poco cambia. Il Napoli infatti non dovrà perdere la concentrazione, vincendo la sfida contro quella che dovrebbe essere la rosa meno quotata del proprio girone. Palla ora al campo, con i giocatori partenopei pronti a stupire ancora davanti il proprio pubblico.