Con un occhio al match di Siviglia, per sperare in un passaggio del turno tanto difficile quanto miracoloso. Prima, però, c'è da battere la Dinamo Zagabria, collettivo a secco di punti in questa fase a gironi di Champions League ma ancora non del tutto estromesso da un potenziale terzo posto, valevole per i sedicesimi di Europa League. Potrebbe essere questa, in breve, la sintesi della gara del Lione, che nella giornata di domani si ritroverà ad affrontare una gara cruciale per morale e classifica. I ragazzi di Génésio infatti, in caso di pareggio, confermerebbero quantomeno la terza piazza, rischiando però seriamente di veder definitivamente sfumate le speranze per il secondo posto.

Obbligo di vittoria, dunque, per il Leoni, al centro di un buon momento di forma ed autori di prestazioni tutt'altro che negative in Champions, come conferma il doppio confronto contro la Juventus, due gare cioè in cui i francesi non hanno affatto sfigurato, conquistando però solo un punto, bottino forse immeritato rispetto a quanto visto in campo. Con Jallet e Grenier probabilmente out causa infortuni, gli ospiti dovrebbero scendere in campo con un offensivo 4-1-4-1. Davanti a Lopes, confermati Yanga-Mbiwa e Diakhaby, ai cui lati agiranno Rafael e Morel. Avendo l'incognita Rybus, a sinistra, sull'altro versante dovrebbe esserci Ferri, pronto ad accentrarsi per sostenere Lacazette. Gonalons il mediano, con Cornet e Tolisso come centrocampisti di inserimento.

Più disperata, invece, la situazione della Dinamo Zagabria, costretta quantomeno a vincere contro il Lione per sperare ancora. Il modulo adottato dai croati dovrebbe essere il solito 4-2-3-1, in cui spicca la presenza dell'unica punta Junior Fernandes. In porta confermato Livakovic, con Sigali e Schildenfeld in qualità di centrali. Sulle fasce, pronti a sostenere gli esterni alti El Soudani e Pivaric, dovrebbero esserci Stojanovic e Benkovic, che potrebbe indietreggiare compattando a tre la linea difensiva e trasformando in 3-5-2 il modulo. Trequartista, dietro la prima punta, Coric, con Pavicic e Machado lanciati dal 1' in mediana.

Statisticamente parlando, il confronto non sorride ai padroni di casa, che hanno perso tutti e tre i precedenti scontri diretti. Il più recente, a settembre, ha visto i francesi stravincere per 3-0, con reti di Tolisso, Ferri e Cornet. Più incredibile, invece, il 7-1 del dicembre 2011, risultato dilagante che permise al Lione, non senza polemiche postume, di superare in extremis l'Ajax nella classifica finale. In quella circostanza particolarmente felice fu la prestazione di Gomis, autore di ben quattro reti. Chiude il tris di scontri diretti, il 2-0 del settembre 2011, quando furono Gomis e Kone a stendere i croati. Dunque, classifica e statistiche non aiutano, i miracoli però nel magico mondo del calcio non sono così rari. E la Dinamo domani ne avrà veramente bisogno.