Amichevole, ma solo per caso. La sfida tra Inghilterra e Spagna non rappresenta una rivalità radicata negli anni, ma quanto le due squadre mettono in campo per questa partita, non solo tecnicamente parlando, va ben oltre il mero concetto di partita senza nulla in palio. I Three Lions si giocano l'allenatore. O meglio, l'allenatore si gioca i Three Lions: Gareth Southgate è vicinissimo alla definitiva conferma, si parla di un quadriennale a 1,5 milioni di sterline l'anno, ma i ripensamenti in caso di risultato amaro, molto amaro, non sono affatto da escludere. Dall'altra parte, le furie rosse cercano conferme in un ricambio generazionale che sembra più leggero del previsto, ma che è tutto da confermare contro un avversario di caratura elevata, soprattutto dopo i dubbi lasciati dal pareggio con l'Italia, sul piano psicologico più che tecnico.

Le due squadre non si incrociano in un trofeo ufficiale dal lontano 1996, quando all'europeo gli inglesi ebbero la meglio ai calci di rigore. E in campo c'era, guardacaso, Gareth Southgate, a calcare la sua fascia sinistra sulla linea di difesa. In generale gli iberici sono in svantaggio nei precedenti a livello assoluto, visto che hanno vinto solo nove volte, contro le tredici degli anglosassoni, mentre i pareggi sono soltanto due. In quattro degli ultimi cinque match la Roja ha avuto la meglio, perdendo solamente il 12 novembre 2011, quando un gol di Lampard regalò la vittoria a Capello.

Ora, come detto, sulla panchina c'è Southgate, e attende la conferma. Lui però pensa comunque a lungo termine, e lo spiega così nella conferenza stampa di rito: "La mia visione è di allenare come se sarò qui per sempre, prendendo decisioni anche sul lunghissimo termine". Proprio a questo discorso si lega la ampia presenza di giovani che costellano la Nazionale di quest'ultimo periodo: "Dobbiamo dare fiducia ai giovani, farli progredire ed esprimere. Se non lo facciamo, non diventeremo un top team". E a proposito di crescita: "Noi non possiamo essere come la Spagna, loro sono stati formati in maniera differente". Infine, sulle idee della partita: "Il pressing sarà molto importante, così come il lavoro con la palla".

L'Inghilterra non prende gol da 432 minuti, nonostante i tanti balletti che la linea difensiva intraprende quando è attaccata. Tanti meriti vanno soprattutto alle parate di Hart. Il portiere del Torino potrebbe però questa sera lasciar spazio a Heaton tra i pali. In difesa probabile l'impiego di Clyne a destra e Rose a sinistra (Bertrand doveva giocare, ma ha rimediato un problema fisico e non ci sarà), mentre in mezzo è facile pensare che Stones venga confermato, con Jagielka al suo fianco. In mediana è certo del posto Henderson, che sarà anche capitano, probabilmente ancora con Dier a fianco, mentre l'attacco rimane un rebus irrisolto: Rashford e Vardy potrebbero trovare posto in fascia, con l'accentramento di Lallana dietro all'unica punta Kane, ma attenzione a Sturridge. Out Rooney, che ieri non si è allenato.

Inghilterra (4-2-3-1) - Heaton; Clyne, Jagielka, Stones, Rose; Henderson, Dier; Sterling, Lallana, Vardy; Kane. All. Southgate

Se l'Inghilterra gioca per vincere, la Spagna non è da meno, e lo spiega chiaramente Busquets, il cui messaggio è piuttosto chiaro: "Queste partite le vogliono giocare tutti. Giocare in Inghilterra in questo scenario significa molto". Ovvero: siamo qui per giocare e per vincere, nonostante le diverse assenze che costellano il roster a disposizione di Lopetegui, su tutti Sergio Ramos, Piqué, Jordi Alba e Iniesta. "Ogni allenatore ha un'idea diversa, ma si parte sempre dallo stesso stile di gioco", aggiunge Busquets, parlando del nuovo CT e delle differenze con del Bosque. Poi chiude: "Ora stiamo bene ed è questo ciò che importa".

Sarà 4-3-3 per le furie rosse, con tantissime sorprese in campo e enigmi ancora da risolvere. Tra i pali trova spazio Reina al posto di De Gea, mentre la linea a quattro di difesa dovrebbe prevedere l'impiego di Azpilicueta a sinistra, Sergi Roberto a destra e in mezzo Nacho Fernandez vicino a Inigo Martinez. In mezzo sarà confermato Busquets, ai suoi lati Thiago Alcantara e uno tra Herrera e Koke. Dubbio forte David Silva, una risposta arriverà poco prima del match, ma in caso di forfait è pronto Nolito. Dall'altra parte del tridente Mata, in mezzo Morata sembra ancora favorito su Aduriz.

Spagna (4-3-3) - Reina; Sergi Roberto, Inigo Martinez, Nacho Fernandez, Azpilicueta; Herrera, Busquets, Thiago Alcantara; Mata, Morata, Nolito. All. Lopetegui

Calcio d'inizio che scatterà alle 21 italiane a Wembley Stadium, arbitro il signor Ovidiu Hategan, rumeno classe 1980 e internazionale dal 2008.