Dopo la sconfitta del St Mary's, al termine di un confronto in equilibrio con l'Inghilterra, la giovane Italia di Gigi Di Biagio sfida a Bergamo la Danimarca, nel secondo confronto di novembre. Sapore d'europeo, un antipasto della rassegna in programma il prossimo anno. Ottima cornice di pubblico, un costante incitamento per il gruppo azzurro. Al termine è 0-0, l'assalto si infrange sul muro ospite, con Hojbjerg spesso protagonista. Pecca in precisione l'Italia, manca quella necessaria cattiveria per concretizzare la mole di gioco prodotta, ma il responso è comunque positivo.
“Quando si costruiscono così tante palle gol c’è da essere contenti. Nel primo tempo siamo stati un po’ timorosi, ma la ripresa è stata molto positiva. Sono stati otto giorni importanti per stare insieme, ho ricevuto massima disponibilità da parte dei ragazzi e abbiamo disputato due buone partite. Peccato perché avremmo meritato di vincerne almeno una”.
Alla voce del Ct, si aggiunge quella di Andrea Petagna, ariete azzurro nella serata bergamasca. L'attaccante dell'Atalanta guida il pacchetto offensivo e sfrutta l'operato di Garritano e Ricci, frecce laterali di difficile soluzione per la retroguardia danese. Emerge un pizzico di rammarico, ma Petagna esalta il gruppo italiano, pronto a ritagliarsi un ruolo importante all'Europeo di categoria.
Nessun paragone, però, con un altro centravanti di razza. Petagna ricorda, per movenze e caratteristiche, Vieri, ma la strada per raggiungere il 43enne di Bologna è lunga e tortuosa.
“Abbiamo fatto il massimo, mi dispiace non avere fatto gol nelle due occasioni che mi sono capitate ma va bene così. Siamo un bel gruppo e penso che potremo fare bene all’Europeo”.
“E’ troppo presto per fare paragoni con Vieri, prima devo fare i gol che ha segnato lui in carriera”.