Potremmo definirla una partita sulla carta facile, ma da affrontare con attenzione. Potremmo forse definirla anche una partita che cela dentro di sé molte insidie. Oppure potremmo definirlo un test probante contro una squadra che sa chiudersi. La verità però, su San Marino - Germania, è un altra, ovvero che i campioni del mondo si mangerebbero gli avversari anche in ciabatte e accappatoio, tanto è il divario tecnico che contraddistingue le due squadre. A Serravalle, stasera alle 20.45, i tedeschi dovranno procurarsi il pallottoliere per tenere il conto dei gol, mentre per ridiscutere riguardo al primo intoppo nel girone C le supposizioni saranno rinviate a Marzo, quando Low e i suoi andranno in trasferta in Azerbaigian.

La Germania guida il girone con 9 punti, 8 gol segnati e zero subiti, mentre San Marino è in fondo a quota 0 e 10 reti imbarcate. In mezzo, un po' di tutto: la delusione Repubblica Ceca a quota 2, l'altra delusione Norvegia a quota 3 (conquistati contro San Marino), l'Irlanda del Nord equilibra a 4 e infine la sorpresa Azerbaigian a 7 punti e al momento concorrente più credibile anche per il gioco espresso.

La situazione dopo questa sera potrebbe cambiare, visto il testacoda e i due scontri diretti in mezzo, Irlanda del Nord - Azerbaigian e Repubblica Ceca - Norvegia. Abbastanza utopistico anche solo accarezzare l'idea che i teutonici perdano punti, visto l'andamento di San Marino e soprattutto il precedente che nel 2006 li ha visti trionfare per 13-0 proprio a Serravalle, regolandosi con un "morbido" 6-0 tra le mura amiche. Niente di nuovo sotto il sole, per la verità, vista la media di reti subite da San Marino contro le big.

Per la partita di stasera, Manzaroli dovrebbe affidarsi al classico 5-4-1 ultra-difensivo, alla ricerca di contropiedi con l'unica punta Stefanelli, supportata con ogni probabilità da Hirsch e Matteo Vitaioli sulle corsie laterali del centrocampo. In mezzo probabile la presenza di Tosi e Mazza, ma resta in ballottaggio anche Gasperoni. In difesa sulle corsie agiscono Brolli e Palazzi, mentre Fabio Vitaioli, Davide Simoncini e Della Valle agiscono al centro. Tra i pali ovviamente Aldo Simoncini.

(5-4-1) - A. Simoncini; Brolli, F. Vitaioli, D. Simoncini, Della Valle, Palazzi; Hirsch, Tosi, Mazza, M. Vitaioli; Stefanelli. All. Manzaroli

La Germania risponde con qualche defezione di troppo, a partire da Kroos e Neuer, tanto che è lecito attendersi sorprese piuttosto grandi. Tra i pali è ter Stegen il prescelto, come confermato da Low in conferenza stampa, mentre in difesa potrebbe agire Rudy da terzino destro, con Mustafi (al posto di Boateng) e Hummels in mezzo ed Hector a sinistra. Conseguente spostamento di Kimmich in mediana, senza ombra di dubbio al fianco di Khedira, mentre Gundogan avanza la propria posizione nel ruolo di trequartista, per giocare a fianco di Volland (a sinistra) e Muller (a destra) dietro l'unica punta Mario Gomez. Diversi gli esclusi, a dimostrazione di quanto Low sia cosciente della propria superiorità e non voglia nascondersi.

(4-2-3-1) - ter Stegen; Rudy, Mustafi, Hummels, Hector; Khedira, Kimmich; Muller, Gundogan, Volland; Gomez. All. Low

L'arbitro della sfida sarà il kazako Artyom Kuchin, 38enne, internazionale dal 2009.