Spettacolo e sogni: per riassumere la Champions League bastano due parole che lasciano però comprendere e comprendono in sè lo spirito di questa competizione. E' dentro questi parametri anche la partita che si giocherà questa sera fra PSV Eindhoven e Bayern Monaco, le quali mettono in palio, in maniere estremamente diverse, la propria qualificazione in questa serata del 4° matchday della fase a gironi.
Gli olandesi dalla loro non possono più permettersi di giocare col fuoco: cadere oggi significa perdere qualsiasi possibilità di passaggio del turno. Il solo punto conquistato nelle prime tre non concede ai calciatori di potersi ancora concedere qualche svarione, al netto degli avversari (tutti complicati da affrontare). Cocu nella sua conferenza stampa ha parlato di voler "vedere una squadra che dimostri di poter competere contro una delle migliori in assoluto in Europa" e per certi versi, sarebbe già tanto. Qualificarsi, sulla carta, era proibitivo: pescare nella fase a gironi due squadre che l'anno prima si erano incontrate in semifinale non è semplice per nessuno, ma la sensazione è che comunque il PSV possa fare di più nel gioco e nei risultati di quanto mostrato finora. Nelle gare di ritorno c'è solo una trasferta: sognare, l'abbiamo detto, fa parte di questa competizione. E gli olandesi sono obbligati a farlo.
Dall'altro lato, più che sogni, c'è una solida realtà: il suo nome è Bayern Monaco e vuole tenere il passo dell'Atlético Madrid per poi effettuare il sorpasso nell'ultimo matchday, quando giocherà all'Allianz Arena, e sarà dunque un po' più semplice da affrontare per i bavaresi. Un passo alla volta: oggi si passa da Eindhoven e non è una gara assolutamente da sottovalutare. Qualcuno in Germania pensa che basterà mantenere il controllo per portare a casa i 3 punti, qualcun'altro (tipo Ancelotti, l'allenatore della corazzata tedesca) è certo che bisognerà "schierare i migliori uomini ed aspettarsi la migliore prestazione" per trionfare. Al netto di una condizione tutto sommato di facile realizzazione (il Rostov deve pareggiare o perdere con l'Atlético al Calderòn), vincere potrebbe significare aver già portato a casa la qualificazione agli ottavi, dopo solo 4 giornate. La motivazione non manca, la crisi di alcune settimane orsono fa parte del passato: oggi c'è un solo risultato da ottenere in terra olandese.
La gara d'andata, terminata sul 4-1, è stata più o meno un massacro, come quasi tutti i precedenti: 7 nel totale, 5 vittorie bavaresi, un pari e una sola restante vittoria per gli olandesi (che, in questo totale, è l'ultima cronologicamente ad essere stata disputata al PSV Stadion). 12 le reti segnate dai tedeschi, solo 5 per gli odierni padroni di casa.
Dovrebbe smuoversi dallo schieramento difensivo il tecnico Cocu che dovrebbe effettuare il passaggio al 4-3-3, partendo sempre però da Zoet fra i pali. In difesa ecco Schwaab, Isimat-Mirin, Moreno e Brenet. Guardado in cabina di regia; Pröpper e Ramselaar dovrebbero invece muoversi da mezzali. Previsto un tridente con Narsingh, Luuk De Jong e Gaston Pereiro in avanti.
La risposta di Ancelotti dovrebbe essere schematizzata alla stessa maniera. In porta l'immancabile Manuel Neuer. I terzini saranno con tutte le probabilità Lahm e Alaba, i centrali invece entrambi tedeschi: Boateng ed Hummels. Thiago Alcantara, Xabi Alonso e Vidal a centrocampo. In attacco, invece, il grande ex Robben e Muller dovrebbero ruotare attorno a Lewandowski in un trio a 5 stelle.