Il beffardo sorriso di Messi, lo sguardo cupo di Guardiola. Il ritorno a casa, in una notte di Coppa, regala l'ennesima delusione a Pep. Il Barcellona travolge il City e ipoteca di fatto la prima posizione del gruppo C. Dopo un avvio scintillante - tra Premier e Champions - il tecnico spagnolo assapora l'amaro calice del dubbio. I blu di Manchester incassano quattro schiaffi e affrontano la prima mini-crisi di stagione. Questa sera, all'Etihad, gara2, il ritorno. Nel fortino inglese, il City non può sbagliare, perché la classifica impone la massima attenzione. Mentre il Barcellona veleggia a punteggio pieno dopo tre giornate, il Manchester paga non solo la caduta di Spagna, ma anche il passo falso scozzese - 3-3 con il Celtic - e deve quindi guardarsi dal ritorno del Borussia Moenchengladbach.
La rotonda vittoria in Premier - 4-0 al West Brom a firma Aguero-Gundogan - interrompe un digiuno di sei partite tra campionato, Champions e Coppa di Lega, consente al City di mantenere la vetta della Premier, in coabitazione con Arsenal e Liverpool, e di affrontare con maggior fiducia l'impegno odierno. Di contro, Luis Enrique si gode il momento positivo dei suoi. Il Barcellona non splende - 1-0 al Granada, decisiva la rete di Rafinha - procede a corrente alterna, ma vince, da quattro partite. Due le lunghezze da recuperare al Madrid in Liga.
A preoccupare Luis Enrique sono quindi le assenze, pesanti. Sostituire Iniesta è quantomeno improbabile, per qualità ed esperienza del giocatore. Rafinha è il ricambio prescelto, ma di certo non può portare alla causa la medesima impronta. Nella mediana a tre, con Busquets e Rakitic, si colloca sul centro-sinistra, pronto a collaborare con Digne - in campo in luogo di Jordi Alba - e Neymar. Al centro della difesa, invece, Umtiti rileva Piqué e affianca Mascherano. Sergi Roberto copre la corsia di destra, Arda Turan recupera e va in panchina. Messi, il 10, è l'anima e il cuore pulsante del Barcellona. Fuori, per squalifica, Mathieu.
Nell'undici qui proposto, Arda Turan veste una casacca da titolare, può essere la sorpresa di Luis Enrique.
Meno dubbi ha Guardiola. 4-1-4-1, con Kompany e Otamendi a proteggere Caballero. Stones e Kolarov si disimpegnano in corsia, mentre Fernandinho è l'elemento di equilibrio, utile a limitare l'incedere catalano. Compito difficile per il brasiliano, chiamato a ondeggiare da un lato all'altro per offrire un'àncora di salvataggio ai compagni. Gundogan e De Bruyne formano la coppia centrale alle spalle di Aguero, all'esterno Sterling e Silva. Nolito e il giovane Iheanacho sono carte interessanti da proporre a partita in corso.
Luis Enrique "Credo che sarà una partita molto divertente - le parole del nazionale croato - le nostre idee di calcio sono simili alle loro. Cercheremo di prevalere, ma sarà difficile, perchè Guardiola ci conosce molto bene. Siamo qui per vincere: un club come il Barcellona vuole vincere ovunque e arrivare primo nel girone. Per ottenere i tre punti dovremo però giocare al meglio delle nostre possibilità"
Guardiola "Da loro abbiamo perso 4-0 quindi è ovvio che dobbiamo ancora imparare molto. Abbiamo concesso troppo in quella partita, ma in alcuni momenti ho capito che potevamo essere comunque competitivi. Sappiamo quanto il Barcellona sia pericoloso quando è in possesso palla, ma forse lo è ancora di più quando non lo è perchè usano Neymar e Suarez soprattutto per ripartire. Difendono alti e compatti. Ho un'idea di come giocheremo, potrà funzionare oppure no, questo non lo so, ma ho un'idea su come affrontare questa gara."
La gara d'andata:
Fischio d'inizio alle 20.45, dirige l'ungherese Kassai.