Il Manchester City di Pep Guardiola è ripartito in Premier League grazie al rotondo poker sul campo del West Bromwich Albion, in cui si è visto un Kun Aguero in grande forma e dove i Citizens hanno ritrovato quella vittoria che mancava da qualche gara. All'interno di questa striscia negativa anche il sonoro poker rimediato in Champions League al Camp Nou dal Barcellona di Luis Enrique.
Domani sera si torna in campo in Europa proprio contro i blaugrana e Pep Guardiola in conferenza stampa ammette che la gara giocata in Spagna due settimane fa deve essere stata un insegnamento per la sua squadra: "Da loro abbiamo perso 4-0 quindi è ovvio che dobbiamo ancora imparare molto. Abbiamo concesso troppo in quella partita, ma in alcuni momenti ho capito che potevamo essere comunque competitivi. Sappiamo quanto il Barcellona sia pericoloso quando è in possesso palla, ma forse lo è ancora di più quando non lo è perchè usano Neymar e Suarez soprattutto per ripartire. Difendono alti e compatti. Ho un'idea di come giocheremo, potrà funzionare oppure no, questo non lo so, ma ho un'idea su come affrontare questa gara." Questione portiere, Guardiola conferma la propria fiducia in Caballero: "Non ho dubbi su di lui, ogni volta che ha giocato ha fatto ottime prestazioni. Ho fiducia in Willy."
Alla luce dell'ultimo periodo complicato a livello di risultati, a Guardiola viene poi chiesto se abbia più difficoltà a insegnare ai giocatori del City il proprio calcio rispetto a quanto non era accaduto sia a Barcellona che in Germania con il Bayern: "E' difficile fare un paragone con la mia esperienza a Barcellona perchè là sono stato allenatore delle giovanili per diversi anni e conoscevo bene molti dei giocatori che poi ho allenato in prima squadra. E poi sono qui a Manchester da appena tre mesi, mentre a Barcellona ho speso in totale 20 anni della mia vita. Ovviamente vorrei portare anche qui un lavoro simile a quello che ho fatto in Spagna, ma ho bisogno di tempo e pazienza. Anche qui, però, i ragazzi della accademy mi sembrano buoni giocatori e penso che molti di loro arriveranno in prima squadra." Adesso, però, la testa deve essere solo a Messi e compagni: "Dobbiamo cercare di recuperare i punti che abbiamo perso a Glasgow, magari cambieremo il modo di pressarli o di accorciare su di loro. In ogni caso proveremo a vincere."