Quattro giorni fa l'Arsenal si è conquistato la vetta della Premier League, in coabitazione con il Manchester City, grazie a una vittoria interna con lo Swansea per 3-2. Stasera la storia potrebbe parzialmente ripetersi anche in Champions League: i Gunners camminano a braccetto con il PSG nel proprio girone, ed entrambi gli impegni casalinghi sembrano tutt'altro che proibitivi.
All'Emirates arriva infatti il Ludogorets, soddisfatto dalle prime uscite, specialmente dal pareggio ottenuto sul campo del Basilea, ma dotato di un tasso tecnico nemmeno lontanamente paragonabile a quello di Ozil e compagni. Difficile immaginare un passo falso, in una sfida peraltro inedita a livello UEFA, anche perchè la squadra di Wenger, nonostante alcune assenze importanti, cavalca una striscia aperta di sei vittorie consecutive in tutte le competizioni, e una partita con un tale divario di talento non può rappresentare un'ipotetica battuta d'arresto.
"Abbiamo tre gare in casa questa settimana, vogliamo vincerle tutte, ma se sottovalutiamo gli avversari ci potremmo creare problemi da soli", ha infatti dichiarato ieri il tenico alsaziano nella tradizionale conferenza stampa della vigilia, tenendo alta la tensione, per poi aggiungere: "Il Ludogorets è un'ottima squadra e ora ha esperienza in Champions League". Il tecnico per la partita di stasera non recupera ancora del tutto Ramsey e Giroud, i quali lavorano però insieme ai compagni, mentre chi potrebbe trovare spazio è Coquelin, oltre a Walcott. "Ho 25 giocatori e tutti contribuiranno lungo la stagione", spiega il tecnico.
L'Arsenal sembra orientato a scendere in campo con il classico modulo, il 4-2-3-1, senza particolari sorprese o rivoluzioni nell'undici iniziale. Tra i pali c'è ovviamente Ospina, portiere di coppe, mentre davanti a lui compongono la linea a quattro Bellerin e Monreal larghi, con Mustafi e Koscielny in mezzo. A centrocampo il primo rebus: Xhaka, squalificato per la prossima di Premier, dovrebbe scendere il campo, ma al suo fianco potrebbe aver spazio Coquelin, lasciando così rifiatare Cazorla. Davanti invece agirà il solito Sanchez, supportato dal trio composto da Iwobi, Ozil e Walcott, ma occhio alla variabile Chamberlain, il secondo enigma.
Di fronte i Gunners si troveranno con ogni probabilità un Ludogorets carico e voglioso di sorprendere, tanto che Dermendzhiev ieri in conferenza stampa ha deciso di motivare in questo modo la squadra: "Non siamo preoccupati e non ci spaventa affrontare queste squadre, abbiamo sufficiente esperienza europea". Alle parole dovranno però susseguire i fatti, certo è che i bulgari arrivano a Londra con il miglior undici possibile. Stoyanov tra i pali, davanti a lui Minev, Moti, Palomino e Natanael; diga mediana con Dyakov e Anicet, mentre Misidjan, Marcelinho e Wanderson rifiniscono alle spalle di Jonathan Cafu.