La Champions League è la Coppa del dettaglio e dell'emozione. L'Olympique Lione, dopo alcune stagioni in chiaroscuro, torna a recitare, almeno per una notte, nel calcio dei grandi: alla Gerland arriva la Juventus, pentacampione d'Italia e una delle squadre più forti d'Europa. Placare queste sensazioni e trasformarle in un effetto positivo per la squadra sta a Bruno Genesio, l'enigmatico allenatore dei Gones, che oggi è intervenuto alla vigilia della gara in conferenza stampa per parlare dell'attesissimo match, ma non solo. Un primo accenno, ovviamente, riguarda quello che deve esserci nella testa dei giocatori: "Per la squadra è un match che offre un'opportunità, non solo per punti. Se vincessimo ci darebbe fiducia, per me invece divido tutto quello che leggo su di me. Dobbiamo lavorare, migliorarci e ritrovare la fiducia".
Le forti aspettative sull'attacco non sono condivise dall'allenatore, che anzi si preoccupa più di coprirsi: "Non ci sono solo loro. Alexandre - Lacazette, si intenda - torna in campo dopo 5 settimane di assenza, il nostro obiettivo sarà difendere, fare prova e dimostrare rigore e disciplina perché la Juve è forte nel recupero della palla e dovremo essere veloci. Ritrovare piuttosto la solidità difensiva è fondamentale sia per il campionato che per la Champions, dobbiamo essere compatti e solidali".
La soluzione alla mancanza di "piacere di giocare", menzionata da un giornalista, è dunque semplice: "Semplice, piacere vuol dire vincere. Abbiamo avuto un po' di difficoltà ma il piacere arriva da quello, dall'ottenere i punti. Dobbiamo mettere in atto tutti i mezzi necessari per arrivare a questo obiettivo".
Al fianco di Genesio, il capitano, Maxime Gonalons. La tenuta mentale, dopo la sconfitta nell'ultimo turno di campionato col Nizza, non è delle migliori, ma la speranza è l'ultima a morire: "C'è fiducia, non è assolta, l'inizio di stagione è stato difficile. Stiamo cercando di risolvere quello che non ha funzionato fino ad oggi. Domani giochiamo contro la Juve, dimentichiamo queste difficoltà per fare una gara degna della Champions".
L'importanza è assoluta, si tratta di un test fondamentale per i padroni di casa: "È un incontro difficile. La Juve è in testa al campionato e nel gruppo ma non dobbiamo riflettere troppo. Dobbiamo recuperare la fluidità perduta, recuperiamo il gruppo totale. Siamo consapevoli di voler giocare una partita importante, mettiamo da parte quello che è stato fino ad oggi".
Riguardo sempre al piacere di gioco, il capitano si esprime in maniera più prolungata: "Abbiamo perso il piacere di fare sforzi insieme, ognuno di noi deve prendersi le sue responsabilità. Ognuno deve rimettersi in discussione, per questo discutiamo tanto tra noi e sappiamo che possiamo fare bene domani".
Il ritorno di Lacazette non può che far felice chiunque supporti il club francese: "È un membro importante della squadra, fa la differenza, la sua assenza ha reso le cose più difficili. Abbiamo messo altri giocatori al suo posto vista la lunga assenza ma può capitare. Ritrovarlo da domani ci rende consapevoli nel doverlo aiutare. Quando parliamo di giocatori come lui si parla di giocatori a grande impatto dentro e fuori dal campo. Il loro talento può aiutarci nella partita".
E se la gara si rivelasse più difficile del previsto? La palla è rotonda... "Se ricordate la gara col Paris Saint-Germain, le cose erano complicate ma sono andate per il meglio per noi. La Juve è la favorita ma nel calcio c'è un ma è speriamo sia il nostro".
Per concludere, il calciatore si esprime sul suo inizio di stagione non propriamente positivo: "Particolare, non mi sono espresso al meglio, oggi devo fare il mio meglio e ho bisogno del gruppo per esprimenmi, le individualità solo così si esprimono al meglio".