Obiettivo raggiunto - seppur con uno sforzo sufficiente appena - per l'Italia di Luigi Di Biagio, che in Lituania strappa il punto necessario a volare in Polonia la prossima estate. Un percorso che si chiude in maniera immacolata per gli Azzurrini, che subiscono poco e nulla nell'arco delle dieci gare dalle quali escono senza alcuna sconfitta. Da Benassi a Conti, passando per Ricci e l'ottimo ingresso di Morosini, andiamo a dare uno sguardo alla gara dell'Italia con i nostri voti. 

Cragno - Svolge il suo compito alla perfezione. Poco, in realtà, succede dalle sue parti. L'occasione più pericolosa è una punizione dal limite che lambisce il palo alla sua destra, per il resto svolge l'ordinaria amministrazione con la solita ed oramai consolidata personalità. Certezza. Voto 6.5. 

Splendida prova per Andrea Conti in Lituania - Foto Il Messaggero
Splendida prova per Andrea Conti in Lituania - Foto Il Messaggero

Conti - Per distacco, probabilmente, il migliore dell'Italia in campo a Vilnius. Spinge, costantemente, senza sosta. Un martello pneumatico che non conosce limiti, che prova anche a mettersi in proprio quando si accorge che i compagni non sono in giornata di grazia come lui (quel diagonale stretto meritava miglior sorte). Imprendibile per i mancini lituani, che a fine gara avranno più volte preso il suo numero di targa. Imprendibile. Voto 7. 

Caldara - Gara di applicazione e concentrazione, nella quale la parte più difficile del compito odierno era quella di restare nella gara per tutti i novanta minuti senza farsi infilare nelle sporadiche apparizioni dei lituani nella sua zona di campo. Sempre preciso in chiusura ed in fase di impostazione, anche se per demeriti altrui non eccelle in nulla. Voto 6.

Ferrari - Stesso discorso fatto in precedenza per l'atalantino, vale anche per Ferrari, che sbroglia con merito e puntualità le rare iniziative avversarie. Unica pecca della sua gara la poca cattiveria in zona gol che non gli permette di girare al meglio un angolo perfetto indirizzato sulla sua testa. Voto 6. 

Barreca - Così come Conti è chiamato maggiormente a spingere che difendere, anche se l'azione dell'Italia si sviluppa maggiormente dalla parte opposta. Quando i compagni lo premiano non fa mancare mai il suo appoggio, incuneandosi sull'esterno e piazzando al centro cross quasi sempre precisi e taglienti. Voto 6.5. 

Capitan Benassi indica la strada per la Polonia - Foto CorriereDelloSport.it
Capitan Benassi indica la strada per la Polonia - Foto CorriereDelloSport.it

Benassi - Testa alta, personalità da vendere, grinta da vero capitano. Quando entra in possesso di palla è un piacere per gli occhi e per i compagni, che beneficiano dei suoi assist e dei suoi movimenti senza palla. Dal suo diagonale nasce l'unica parata del numero uno avversario, così come dal suo destro nasce l'unica azione degna di tal nome che chiama in causa Rosseti a centro area, che però spreca. Voto 7. 

Cataldi - La posizione da regista limita il suo raggio d'azione, anche se non disdegna - quando il baricentro dell'Italia si alza, raramente - di provare ad arrivare, più per natura che altro, alla conclusione. Quasi mai, come quando gioca da mezzala, però, riesce ad esprimere il suo potenziale. In ogni caso sempre prezioso il suo lavoro sporco davanti alla difesa. Voto 6.5. 

Grassi - Dei tre mediani forse quello meno in partita, maggiormente timido rispetto agli altri. Di Biagio lo inserisce per i suoi tagli, per le sue incursioni che però non arrivano. Tuttavia, con personalità gestisce lo smistamento palla a centrocampo con rapidità e precisione, senza mai sbagliare idee di gioco o altro. Voto 6. (dal 78' Morosini - Da vivacità alla manovra e, nel finale, sfiora il gol della vittoria con un perfetto inserimento in area di rigore. La traversa gli strozza l'urlo del gol in gola, ma il suo quarto d'ora è più che positivo. Voto 6.5). 

Buona la prova di Ricci - Foto Getty Images
Buona la prova di Ricci - Foto Getty Images

Ricci - Sempre presente in fase di attacco, il mancino attaccante del Sassuolo ci prova, quasi sempre, a far paura alla difesa lituana. Crea la superiorità con dribbling secchi o passaggi smarcanti, provando anche dalla distanza a far male al portiere avversario. Cala nella ripresa, anche se è sempre dalla sua zona d'azione che nascono i maggiori pericoli per i padroni di casa. Voto 6.5. 

Rosseti - Prende, a sorpresa, il posto di Ricci. Scelta che non pagherà i dividendi sperati, con il centravanti azzurro che si perderà spesso tra le maglie dei centrali di difesa lituana, facendo perdere progressivamente le tracce di sé. Una sola l'occcasione di pungere, ma la girata su cross di Benassi è la foto della sua gara. Voto 5. (dal 57' Petagna - Maggiormente nel vivo della manovra rispetto al predecessore ed anche più pericoloso in zona gol. La mira, a freddo, non è delle migliori, ma lotta con vigoria contro i virulenti centrali della Lituania. Voto 6). 

Di Francesco - Così come Grassi, paga lo svolgimento dell'azione che premia maggiormente i protagonisti della fascia destra, ma quando chiamato in causa non risponde con la solita ferocia ed aggressività. Sbaglia due volte, di testa, su cross di Benassi, non trovando la porta in entrambe le occasioni. Prova ad entrare in partita in corso d'opera, riuscendoci con scarsi risultati. Voto 5.5. (dal 90' Mazzitelli. S.V.)