Non si ferma la marcia di avvicinamento della Germania di Loew ai mondiali di Russia 2018. La macchina perfetta tedesca non inciampa nemmeno nell'Irlanda del Nord, la cui pratica viene archiviata in un quarto d'ora grazie ai gol di Draxler e Khedira. Il primo apre la scatola irlandese con un perfetto destro a giro, il secondo sfrutta sotto misura un tocco di Hummels da calcio d'angolo. Con questo successo i panzer salgono a quota nove in classifica, a più due dal sorprendente Azerbaigian. 

Loew sceglie il solito 4-2-3-1 con Gotze falso nueve, mentre Muller, Ozil e Draxler agiscono alle sue spalle. Khedira e Kroos la cerniera di centrocampo, i soliti Kimmich, Boateng, Hummels e Hector davanti a Neuer. Risponde con un ermetico 4-5-1 l'Irlanda, con il solo Magennis davanti. Evans e Norwood sulle corsie laterali col compito di fare densità e ripartire, così come Davis e Ward centralmente. Davanti a McGovern una foltissima linea a cinque. 

Difesa irlandese subito presa d'assalto dalla Germania, che sfiora più volte il vantaggio anche se l'impressione è quella che i panzer attacchino quasi sempre a testa bassa, senza leggere la situazione. E' nello stretto che cambia la partita, con Muller che dialoga perfettamente con Draxler mandando a vuoto l'intervento dei difensori avversari: il pupillo tanto bramato dalla Juve si inventa un destro a giro non potentissimo, ma precisissimo all'angolino, per il vantaggio casalingo. Loew incita i suoi a non alzare il piede dall'acceleratore e così è: sugli sviluppi di un corner tre minuti più tardi è Hummels a deviare la sfera in zona Khedira, con lo juventino che non può sbagliare. Il raddoppio tranquillizza la HDI-Arena e l'allenatore tedesco, che vede i suoi controllare i ritmi della gara senza affondare il colpo più di tanto. Muller e Gotze provano a triplicare, ma la mira del primo non è quella delle migliori serate, mentre il secondo viene fermato dal guardalinee. Si affaccia in avanti - in contropiede - l'Irlanda, che con Magennis si procura una punizione dal limite allo scadere dell'intervallo che Davis calcia a lato. 

Ritmi molto più blandi nella ripresa, dove la Germania non innesta mai le marce alte, controllando possesso palla e limitandosi a sporadiche accelerazioni condite da qualche tiro dalla distanza. Gundogan cerca il bersaglio grosso dal limite, così come Khedira ripetutamente va a caccia della doppietta, ma invano. I cambi spezzano ancor di più il non esaltante ritmo imposto dai padroni di casa, che raramente devono fronteggiare le avanzate degli ospiti. Tagliavento non ravvisa una spinta di Davis in area di rigore, con Kimmich lanciato a rete. Lo stesso terzino ci prova qualche minuto più tardi non trovando la porta. Stessa sorte per tanti compagni di squadra come Kroos e Muller, ancora una volta, fino all'occasione a dieci dal termine che capita sui piedi di Gotze, che trova l'opposizione di McGovern. E' l'ultimo sussulto di una gara messa in ghiaccio fin troppo presto dai padroni di casa, che ha fornito pochi spunti nel corso del resto della contesa. 

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