Goran Pandev aveva salutato la Nazionale della Macedonia nel 2013, ma poi ha cambiato idea e dallo scorso Marzo si è rimesso di nuovo a disposizione. Contro l'Italia domani sera dovrebbe partire dal primo minuto, anche per migliorare la statistice che dice sei gol in carriera a Buffon, ma mai una vittoria contro il portiere della Juventus.
In un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Pandev parla dell'attesa spasnodica che in Macedonia c'è per la partita contro l'Italia: "La nostra gente non aspetta altro, dovevamo ancora giocare con Israele e già si parlava solo della partita di domani. Di sicuro ci sarà uno stadio molto bello, speriamo anche pieno: quando è stato caldo ci ha sempre aiutato e per vent'anni è stato caldissimo. Noi giocheremo più che altro per l'onore, però... c'è il vantaggio di avere una grande occasione. Contro le big ci capita di fare le nostre partite migliori. Ci proviamo sempre e quando non abbiamo nulla da perdere a volte ci riusciamo." Pandev gioca da tanti anni in Italia e conosce i pregi del nostro calcio: "Il vostro punto di forza? Sarò banale, ma dico la difesa: la più forte. Io li conosco bene, ma loro si conoscono meglio, questo il segreto. Chi temo? Tutti, perchè fanno paura insieme."
L'Italia, invece, farebbe bene a dare più di un occhio all'attaccante del Palermo Nestorowski, come suggerisce Pandev: "Non si fanno tre gol di fila nelle ultime tre partite da titolare in Italia e in Nazionale se non si sta da dio." Quel gol che a Pandev con la Macedonia in una gara ufficiale manca addirittura dal 2008: "E' troppo tempo, sì, mi servirebbe per ritrovare fiducia. A questo punto sarebbe il massimo farlo contro l'Italia: chiedete a Buffon perchè posso sperarci." C'è spazio anche per una considerazione sul suo momento attuale al Genoa di Juric: "Ognuno di noi spera di giocare di più, ma so di avere anche lì un ruolo simile a quello che ho con la Macedonia. Io e Burdisso dobbiamo aiutare a far crescere i giovani. Dopo il rosso con il Pescara devo saltare un'altra partita, ma poi sono pronto a tornare per quella dopo. Il derby."