In quella che doveva essere una partita molto facile, sul campo dell'Ungheria, la Svizzera riesce a spuntarla solo all'ultimo secondo grazie al gol di Stocker che vale il 2-3. Gli elvetici hanno sofferto molto le ripartenze magiare e la loro difesa ballerina non ha certo aiutato Sommer a mantenere la porta inviolata. Nonostante questi difetti la nazionale allenata da Petkovic si trova al comando in solitario del gruppo B con due punti di vantaggio sulle incredibili Far Oer e tre sul Portogallo.
Parte forte la Svizzera che conquista il primo calcio d'angolo dopo sei minuti di gioco e, da una mischia scaturita dal corner, trova subito la prima occasione da gol: Breel Embolo da centro area manda di poco a lato sulla sinistra del portiere. L'Ungheria prova subito a scuotersi e lo fa con Laszlo Kleinheisler che prova il mancino da fuori area, ma Sommer è attento e non si fa sorprendere. I magiari continuano ad attaccare prendendo possesso del gioco e al 19' tornano a farsi pericolosi con Szalai che però spreca la sponda di Guzmics e, dal dischetto del rigore, manda a lato il suo colpo di testa. Il brutto momento elvetico continua quando Embolo si accascia a terra facendo chiari cenni alla panchina di volere il cambio, ma l'intervento dello staff medico della nazionale svizzera risolve tutto permettendo al giovane attaccante di ritornare in campo. Il primo tempo scorre via con occasioni da una parte e dall'altra, ma nessuna di queste è così eclatante da poter far rimpiangere i rispettivi tifosi.
Si arriva quindi alla seconda frazione di gioco con gli stessi ventidue giocatori pronti a darsi battaglia per ulteriori quarantacinque minuti. Tutto cambia al 51': una sponda di Seferovic nella tre quarti avversaria manda in difficoltà il centrale ungherese che liscia l'intervento permettendo a Shaqiri di trovarsi davanti al portiere, Gulacsi riesce a respingere la prima conclusione dell'ex interista, ma non può nulla sulla ribattuta al volo di Seferovic che così porta in vantaggio gli ospiti. Vantaggio che però dura poco. La risposta ungherese al gol subito è infatti veemente e dopo appena due minuti il punteggio torna in parità: Kleinheisler riceve palla al limite dell'area, stop e tiro a giro sul palo lontano che però gli nega la gioia del gol, ma sulla respinta piomba Szalai che da vero rapace d'area insacca l'1-1.
L'Ungheria continua a spingere per sfruttare il buon momento, ma a colpire è ancora una volta la Svizzera, questa volta per mano di Rodriguez. Il terzino sinistro del Wolfsburg è bravo a colpire al volo dal lato sinistro dell'area facendo rimbalzare la palla davanti al portiere che viene così ingannato. Ancora una volta però il vantaggio elvetico dura solo cinque minuti e a riportare i conti in parità è sempre Adam Szalai che sigla la sua personale doppietta. Il gol dell'ungherese è di facile fattura poiché colpisce di testa ad un passo dalla riga di porta, ma è da sottolineare il bel cross di prima intenzione effettuato da Stieber che ha servito al proprio attaccante una palla d'oro.
Dopo il 2-2 magiaro, la partita diventa molto tattica ed inizia la girandola delle sostituzioni per cercare di sbloccare il match ed è proprio il neo entrato Stocker ha siglare il nuovo vantaggio elvetico. L'attaccante, appena subentrato al posto di Mehmedi, sfrutta la lunghissima rimessa di Rodriguez e le successive sponde di Schar e Dzemaili per mettere in rete indisturbato regalando i tre punti alla nazionale di Petkovic.