Tra emozioni e capovolgimenti di fronte, 2-2 tra Turchia ed Ucraina, con i turchi bravissimi a rimontare il doppio svantaggio. Sotto a causa delle reti di Yarmolenko e Kravets infatti, i ragazzi di Terim non si sono persi d'animo, rimontando grazie a Tufan e Çalhanoğlu.

Padroni di casa che scendono in campo adottando uno schematico 4-4-2: davanti a Babacan, difesa a quattro composta da Ozbayakli, Toprak, Balta ed Erkin. In mediana Tufan e Topal, con gli esterni Mor e Calhanoglu pronti a sostenere il tandem offensivo Unal-Tosun. Un difensivo 4-5-1, invece, per l'Ucraina, con Yarmolenko e Konoplyanka celeri ali in fase offensiva. Pyatov in porta, Kucher ed Ordets in difesa. Butko e Sobol in qualità di terzini, mentre al centro del rettangolo di gioco diga formata da Zinchenko, Stepanenko e Kovalenko. Molto particolare, inoltre, la posizione del giovane numero 21, pronto ad avanzare leggermente sostenendo la manovra d'attacco.

Gara inizialmente controllata da parte dei turchi, che per buona parte di tempo palleggiano non trovando nell'Ucraina un avversario particolarmente pericoloso. Al 18' botta dalla distanza di Konoplyanka, para senza problemi Babacan. Cinque minuti dopo, invece, l'occasione che cambia il volto alla gara, quando è Toprak cioè a mettere giù Kravets procurando al 24' un rigore tanto sanguinolento quanto inutile. Sul dischetto va Yarmolenko che freddamente, e di piatto, buca un Babacan che quasi compie la parata miracolosa. La rete subita colpisce a Turchia come un cazzotto doloroso, con gli ospiti bravissimi ad approfittare di tale momento di blackout colpendo immediatamente e per la seconda volta. Autore del doppio vantaggio, concretizzato al 28', Kravets, davvero bravo nel bruciare un disattento Toprak e nel colpire l'incolpevole Babacan. Un colpo durissimo, per i turchi, che per tutta la seconda metà di frazione subiscono e non poco gli attacchi dei micidiali ragazzi di Sheva: al 33' clamoroso errore di Kravets, poco preciso nel colpire di testa da ottima posizione, dieci minuti dopo è sempre il numero undici a mandare inspiegabilmente alto da pochissimi passi. Ringraziando la Dea Bendata per tali regali, ne approfitta la Turchia, che a pochi secondi dalla fine accorcia le distanze grazie ad un colpo di testa di Tufan che, beffardamente, supera in altezza Kravets. 

Secondo tempo che inizia in maniera infervorata ed emozionante, con le due formazioni pronte a giocarsi il tutto per tutto e ribattendo colpo su colpo. Al 55' bellissimo tiro di Yarmolenko di poco fuori, un minuto dopo manda invece a lato, da colpo di testa, Ayhan. Come al centro di uno scambio tennistico, le emozioni dunque si alternano, dividendosi in maniera equa da una parte e dall'altra: al 58' ennesimo errore di Kravets, che da pochi metri colpisce di testa la traversa, sei minuti dopo manca invece la rete Emre Mor, a cui fa quasi immediatamente seguito il clamoroso palo colpito da Tosun al 71'. L'inclinazione offensiva della Turchia risulta essere però decisiva e micidiale per la difesa ucraina, ordinata ma di fatto poco concentrata all'80', quando uno scellerato Stepanenko trattiene Tosun regalando un rigore realizzato pochi istanti dopo da Calhanoglu. Esplode, dunque, il pubblico di casa, che fino al triplice fischio non risparmia cori di incitamento. La Turchia, comunque, non riesce più a sfondare, concludendo la propria gara in attacco e con un Emre Mor pericolosissimo ma sfortunato al 92', quando il suo tiro termina di poco alto. Migliore in campo per i padroni di casa, Çalhanoğlu . Per gli ospiti in evidenza Yarmolenko