Tra Josè Callejon e la Nazionale spagnola il rapporto non è mai stato del tutto idilliaco. Sebbene le prestazioni dell'ala iberica con la maglia del Napoli siano sempre state di un certo livello, Del Bosque non ha mai guardato - comprensibilmente visto il potenziale a disposizione - all'ex Real per la sua Spagna. Tuttavia, con l'avvento di Julen Lopetegui, è arrivato anche il momento di Calleti con la Roja. L'esterno, sorpreso dalla chiamata, ha così commentato la scelta ai microfoni di "el confidential". 

"Me l'ha detto Pepe Reina, ma lui scherza sempre, allora gli ho detto aspetta, fammi vedere su Internet per capire se è vero o meno, io ti conosco e so chi sei. Di solito te lo comunicano il giorno prima, ma così non è stato. Sono sempre stato consapevole di una possibile chiamata, ma Pepe mi ha dato la notizia".

Un premio alla sua dedizione ed alla costanza con la quale si allena e scende in campo: "Ho sempre cercato di fare del mio meglio a Napoli, il Ct chiama le persone che ritiene più in forma, ma io ho sempre lavorato duro senza mai perdere la speranza. E' stato un lungo arco di tempo, due anni, ma la ricompensa per il lavoro e l'umiltà è arrivata. La concorrenza è sempre stata grande, ci sono ottimi giocatori che restano fuori ed anche loro meriterebbero di esserci".

Riguardo la convocazione, il napoletano spiega così quali possono essere stati i motivi che hanno spinto Lopetegui a chiamarlo: "Ha visto molte nostre partite, come giochiamo, il nostro allenatore ed il modo in cui proponiamo gioco. Mi ha chiesto di fare le stesse cose che faccio nel mio club e poi qualcosa su Ventura perchè l'ho seguito da più vicino. Esempio? Tattica a volontà, gioca sempre con la palla e non la butta via mai, lo stile di gioco, ma il tecnico già sapeva questi dettagli". Ed inoltre, sull'Italia: "Mi piacciono molto Florenzi della Roma e Candreva dell'Inter. Giocano nella mia posizione, anche se Florenzi ora ha cambiato, e sono fondamentali per l'Italia".

Dal presente si passa anche al passato, con uno sguardo alla parentesi madrilena terminata per volare alla volta della Campania, all'ombra del Vesuvio: "Volevo giocare con continuità, ma comunque anche se non sembra non giocavo poco col Real. Ero sempre il primo o secondo cambio, mi ha dato molte chance Mourinho. E' stata la squadra dei miei sogni, ma ho pensato ad un cambiamento per migliorare. Due Champions? E' una delle cose che mi dispiace un pò, perdemmo due semifinali prima di andare via, ma sono stato lo stesso felice". 

Napoli che lo ha convinto anche grazie alla presenza di Rafa Benitez: "Si è comportato molto bene, mi ha chiamato per andare al Napoli, mi ha dato fiducia. Mi disse che con attenzione per due o tre cose sarei migliorato, avrei fatto più gol e si sarebbe aperta una porta per la nazionale, così è stato. Sono molto grato a Benitez".