Catapultato dalle vicende extra-campo alla guida della Nazionale dell'Inghilterra, Gareth Southgate vuole giocarsi tutte le sue chances. Potrà farlo in quattro gare, con l'obiettivo di vincere e convincere per guadagnarsi definitivamente la panchina lasciata da Sam Allardyce. Malta e Slovenia sono avversari ampiamente alla portata della nazionale dei three lions, così come Scozia e Lituania: va da sé che l'ex tecnico dell'under-21 debba rimediare dodici punti per togliersi l'etichetta di interim coach e aggiudicarsi l'incarico.
Southgate non è certamente aiutato dalla situazione infortuni, i quali hanno tolto dalla sua disponibilità Harry Kane e Raheem Sterling, due cardini della squadra, nonchè i due probabilmente di maggior talento. Il materiale selezionato dal tecnico è comunque di ottima qualità, ma resta da trovare l'amalgama giusta.
Nella sua esperienza passata alla guida dei giovani, il tecnico ha sperimentato svariate soluzioni, partendo sempre dalla difesa a quattro. La solfa non cambierà nemmeno in nazionale maggiore, dove la certezza è rappresentata dal solito Wayne Rooney, tanto bistrattato nello United di Mourinho, ma punto fermo nella sua selezione. Da attaccante, chiaramente, senza esperimenti strambi. La squadra intorno a lui resta ancora da costruire: tanti giocatori sono in forma, ma trovare l'assetto rimane comunuque complicato.
La prima idea potrebbe essere un 4-2-3-1 con Alli trequartista, ma la mancanza di alternative in mediana oltre a Henderson e Dier (non convocato Milner) porterebbe all'utilizzo del 4-4-2, con uno tra Vardy, Sturridge e Rashford ad affiancare Wazza. Sugli esterni si giocano il posto in cinque, certezze non ne sono ancora date se non forse Walcott per l'ottimo rendimento, così come è da ricostruire una difesa che non può appoggiarsi sul Cahill delle ultime giornate.
Un compito dunque che si preannuncia complicato per Southgate, aiutato comunque dagli eventi e dal calendario: in casa contro Malta sono ammessi esperimenti, ma in Slovenia bisognerà volare con qualche certezza in più. Oltre, ovviamente, a Rooney.