Settimana decisiva per la nuova Spagna di Lopetegui. Avvio soft con il Liechtenstein, una scorpacciata utile ad assorbire il cambio tecnico. Ora un doppio test probante per valutare la tenuta della roja, K.O al recente Europeo di Francia con l'Italia e attesa a una lenta e faticosa ricostruzione. Il materiale umano a disposizione è di prima fascia, ma il vento del cambiamento stenta a prender forza. Un progetto di uomini e di campo, Lopetegui deve rifinire la mentalità spagnola, spogliare il tiqui-taca dei suoi difetti storici - possesso palla eccessivo, senza alcuna verticalizzazione - fondere bel gioco e cinismo, gestione e improssivo cambio di ritmo. 

Volti nuovi nel ritiro della Spagna, un intervento necessario per avviare il ciclo mondiale. Non mancano capisaldi a cui àncorare il corso attuale. Su una struttura di qualità è più facile porre opportuni accorgimenti. Per la gara con l'Italia - in programma giovedì a Torino - Lopetegui deve sciogliere alcuni interrogativi. La linea di difesa non presenta particolari novità. Al centro, la coppia Ramos - Piquè, con Jordi Alba sulla corsia di sinistra. A destra, spazio a Sergi Roberto. 

Maggiori problemi nel settore di mezzo. Busquets è il metronomo della selezione spagnola, Iniesta occupa il centro-sinistra. Don Andrés resta, ancora oggi, un giocatore da cui la roja non può prescindere. Il 32enne di Fuentealbilla è il motorino tecnico dell'undici di Lopetegui, il giocatore in grado di illuminare la manovra dalla cintola in sù. Importante, in questa porzione di campo, l'aggiunta di Koke. Il centrocampista dell'Atletico rileva Fabregas, ai margini del progetto Conte a Londra. 

Da definire l'assetto d'attacco. Morata è il "9", ma alle sue spalle risale Diego Costa. Opaco nella stagione in archivio, l'attaccante dei blues è ora nuovamente sulla breccia, grazie alla cura Conte. A Stamford Bridge, gol a raffica, per convincere Lopetegui a rivedere le scelte iniziali. Silva è il regista offensivo. Nel City di Guardiola, elemento unico, per palleggio e idee. Un profilo duttile, in grado di oscillare tra trequarti e mediana, per "ripulire" e rifinire l'azione. Sull'out di destra, invece, Callejon insegue una maglia da titolare, ma deve respingere la concorrenza di Vitolo e Nolito.