In un girone con PSG ed Arsenal, farsi spazio è indubbiamente difficile. Eppure, né Basilea né Ludogorets vogliono darsi per vinte. A ragione, visto che entrambe si sono dimostrate nel corso degli anni capaci di mietere vittime importanti. Eppure, un pareggio non sta bene a nessuno, nella sfida che le mette immediatamente di fronte, al St. Jakob Park. Sei punti contro la diretta avversaria e poi rosicchiarne alcuni alle due big, questo l'imperativo. Per questo già da stasera è prevista battaglia. Di nuovo.
I PRECEDENTI - Già, perchè Basilea - Ludogorets sta diventando quasi un'abitudine in Champions League. Tre stagioni fa ai preliminari, due stagioni fa ai gironi. Da quando i bulgari hanno iniziato ad esplorare le competizioni europee, gli svizzeri hanno sempre provato a sbarrare loro la strada, riuscendoci nel caso del playoff del 2013/14, grazie ad un netto aggregate di 6-2 che lascia spazio a poche chiacchiere. Andò in modo leggermente diverso invece nel girone dell'annata 2014/15: in Svizzera finì con un rotondo 4-0 per la squadra dell'allora tecnico Yakin, ma in precedenza il Ludogorets si era tolto la soddisfazione di centrare la vittoria grazie a Minev. Quel girone terminò con il Basilea agli ottavi e i bulgari subito eliminati.
QUI BASEL - Per Fischer la situazione sembra relativamente tranquilla, nonostante un'assenza importante come quella di Zuffi in mezzo al campo a causa di un problema muscolare. Al suo posto, al fianco di Taulant Xhaka, andrà uno tra Fransson e Serey Dié, con lo svedese sulla carta favorito. Emergenza che sembra rientrata invece in difesa, dove Traoré e Balanta saranno in campo, per completare il reparto davanti a Vaclik con Lang e Suchy. Davanti occhi puntati su Doumbia, con Bjarnason, Delgado e Steffen a supporto.
QUI RAZGRAD - Due forfait quasi certe tra le file dei ragazzi di Dermendzhiev, il quale non potrà contare su Abel e soprattutto Cicinho, il terzino destro idealmente titolare. Dunque, nella linea a quattro di fronte a Stoyanov, agirà Minev sulla corsia destra, con Natanael a sinistra e la coppia centrale composta da Palomino e Moti, con Terziev inizialmente in panchina. Dyakov e Sasha chiudono la cerniera di centrocampo, con i tre trequartisti Wanderson, Marcelinho e Vura alle spalle dell'unica punta Jonathan Cafù. Come da trazione, tanto Brasile.