Sette punti nelle prime quattro partite del tuo campionato non sarebbero una partenza da buttare via. A meno che non ci si trovi in Francia e non si parli del Psg e della Ligue 1, cannibalizzata dalla squadra della capitale nelle ultime stagioni. In estate, però, ci sono stati diversi cambiamenti, su tutti l'addio di Ibrahimovic e l'arrivo in panchina di Unai Emery dal Siviglia. Un periodo di assestamento si poteva anche prevedere.
Non parlate di una cosa del genere, però, alla stampa francese, pronta a scagliarsi contro il nuovo allenatore del Psg dopo l'ultima opaca prestazione di campionato. Per fortuna, forse, arriva subito l'esordio in Champions League e la possibilità di rifarsi, anche se l'avversario non è dei più semplici, visto che si tratta dell'Arsenal di un francese doc come Arsene Wenger. Emery, però, in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro i Gunners, assicura di non avere tempo per prestare attenzione a quello che si dice al di fuori del suo spogliatoio: "L'esigenza di vincere mi appartiene sin da quando ho cominciato a fare questo lavoro, dodici anni fa. La squadra conosce la via per migliorare e vincere, ho osservato i giocatori e tutti mi guardano come hanno fatto il primo giorno, e' tutta una questione di duro lavoro, essere determinati e ottimismo."
Si parla poi anche della sfida di domani sera: "Una partita dura, con un contesto diverso rispetto all'ultima di campionato perche' l'Arsenal e' una squadra diversa e un suo stile di gioco. Wenger? Ho 44 anni e mi considero ancora un allenatore giovane. Quando ho deciso di venire a Parigi, l'ho fatto con l'idea di crescere. Ammiro il lavoro di Arsene e la sua capacita' di stare cosi' a lungo all'Arsenal, non e' una cosa comune ma tutti vorremmo avere la possibilita' di fare lo stesso." Infine rimane il dubbio legato a Thiago Silva: "Vedremo come sta Thiago Silva dopo la rifinitura, c'e' la possibilita' che sia dei nostri."