La quiete dopo la celebre tempesta, questa volta emotiva più che metereologica. La mente di Giampiero Ventura può finalmente adagiarsi dopo due settimane di stress psico-fisico notevole. Prima l'esordio (steccato) nella sua amata Bari, con il ricordo della cavalcata francese ancora vivo negli occhi degli azzurri. Un'eredità, quella di Conte, affine dal punto di vista tecnico alla sua persona, ma al tempo stesso pesante. Tremendamente pesante. Dalla Francia alla Francia, Ventura perde e iniziano ad aleggiare i primi dubbi sulla sua figura. Poi un lampo, in quel di Haifa, dove tutto era destinato a cominciare e non poteva accadere in modo migliore . Tra mille sofferenze, Giampiero da Genova si è preso la "sua" Italia" e sta iniziando a plasmarla sulle ceneri dello scorso europeo.

Il cammino, però, sarà tutt'altro che in discesa: calendario alla mano, la supersfida con la Spagna è dietro l'angolo. Il 6 ottobre non sarà un giorno come gli altri, ma il ritorno nella Torino "che fu" e appare molto propizio (per informazioni rivolgersi ai baschi di Bilbao). Buttando un occhio su questa Spagna, non si può che rimanere impressionati non solo dal gioco ma anche (semplicemente) dai nomi che la compongono. Il passaggio di testimone Del Bosque-Lopetegui indica una continuità dal punto di vista del canovaccio tattico, ma anche una consapevolezza del bisogno evolutivo che il tiki-taka necessita. Insomma, avanti col possesso palla, ma l'aggiunta di un pizzico di furbizia e verticalità alla manovra eviterà il ripetersi di sconfitte inaspettate come quella contro gli azzurri. Parola al campo adesso, con un mese di tempo per studiare punti deboli e contromosse. La sensazione  è che si deciderà tutto o quasi nei due scontri diretti. Gli iberici sono favoriti come al solito ma l'Italia può contare su un blocco che, nonostante le crepe di Chiellini, appare consolidato. L'8-0 rifilato al Liechtenstein è da considerarsi molto relativo vista la caratura dell'avversario. Occhio però, la Spagna segna, gioca e fa divertire. Ma questo lo sapevamo già.

Outsider Albania e Israele, un gradino più in basso Macedonia e proprio Liechtenstein. De Biasi, dopo la storica qualificazione ad Euro 2016, cerca il colpaccio, ma agguantare il pass per la Russia in un girone così sembra davvero complicato. E' una sorpresa e può dare del filo da torcere (soprattutto in casa), ma Spagna e Italia hanno qualcosa in più. Nel frattempo, però, le aquile balcaniche si attestano in cima alla classifica grazie ad una vittoria ottenuta all'ultimo respiro. Decide Balaj all'89', le reti precedenti erano state siglate (sotto l'acquazzone) da Sadiku e Alioski (per i macedoni). La prossima giornata svelerà, ancor di più, le carte di un girone abbastanza intricato. Detto del big match Furie Rosse- Azzurri, da non sottovalutare anche le altre sfide: Macedonia-Israele e Liechtenstein-Albania, per testare la reale consistenza del gruppo. Occhi puntati sullo Juventus Stadium, dunque, dove il fantasma di Conte veglierà sulla nostra nazionale. Morata contro Bonucci e Barzagli, Buffon contro De Gea, Verratti contro Iniesta. Sfida suggestiva in ogni settore del campo. No, non sarà una semplice partita di mezza stagione, è già tempo di Russia 2018.