ROMANIA - MONTENEGRO 1-1

85' Popa (R), 87' Jovetic (M)

Romania (4-2-3-1): Pantilimon; Benzar, Moti, Grigore, Filip; Sapunaru, Hoban; Bicfalvi (76' Popa), Stanciu, Stancu (90' Keseru); Andone (70' Torje).
A DISPOSIZIONE: Lung, Balgradean, Gaman, Matel, Maxim, Marin, Enache, Chipciu, Rotariu.
All. Daum

Montenegro (4-4-2): Bozovic; Tomasevic, Savic, Simic, Vuckevic; Marusic, Vesovic (80' Kojasevic), Scekic, Bakic (68' Mugosa); Jovetic, Beqiraj (90+3' Nikolic).
A DISPOSIZIONE: Mijatovic, Zverotic, Sofranac, Mijuskovic, Radunovic, Rodic, Boljevic, Raicevic, Petkovic.
All. Tumbakovic

NOTE: al 90+7' Stanciu calcia alto un rigore.

Late drama nella partita tra Romania Montenegro: l'1-1 finale matura negli ultimi 10 minuti di gara, con tanto di occasionissima all'ultimo respiro sciupata.

Doppia assenza importante per il neo-tecnico Daum, i due italiani Chiriches e Tatarusanu danno forfait per problemi fisici. Stancu, idealmente riserva di Andone, trova spazio sulla trequarti. Quadrato 4-4-2 per gli ospiti, senza particolari sorprese, se non parzialmente l'arretramento di Vuckevic.

Il primo tempo si sviluppa tra la calma piatta, le due squadre sono ben messe in campo e concedono pochissimi spazi. Ne risente come di logico lo spettacolo. Ad alzare maggiormente il ritmo, quando e se possibile, è comunque la Romania, che trova la prima conclusione del match con un buon inserimento di Sapunaru, schierato da mediano, il cui destro termina sull'esterno della rete. La miglior palla-gol della frazione di apertura se la trova sul piede Andone, ma solo davanti a Bozovic calcia addosso al portiere, dilapidando l'occasione.

Non migliora la situazione nella ripresa, tanto che per assistere ad un tiro in porta bisogna attendere una punizione di Stanciu quasi al giro di boa, comunque parata in tuffo dal numero uno del Montenegro. La gara sembra destinata a terminare sullo 0-0, con la noia a fare da sensazione dominante, eccezion fatta per un calcio d'angolo della Romania Nel finale cambia però tutto. Daum azzecca il cambio e inserisce Popa al 76': nove minuti dopo l'ala della Steaua riceve a centro area la palla dopo uno spunto di Stanciu, controlla e trafigge Bozovic per firmare l'1-0. La reazione montenegrina è veemente, tanto che due minuti dopo arriva il pari con Jovetic, il cui colpo di testa, sul cross di Kojasevic da punizione, incoccia il palo interno e finisce nel sacco. Ma non è finita: Keseru, altro subentrato, si procura un rigore all'ultimo secondo. Stanciu calcia però alto sopra la traversa, mandando alle stelle il regalo della difesa avversaria.

I rimpianti per l'1-1 finale sono ovviamente tutti a tinte rumene, sia per essersi fatti raggiungere che per il tiro dal dischetto sbagliato. C'è del buono però, soprattutto nelle seconde linee. Per il Montenegro da salvare solo il risultato e la reazione finale.

REPUBBLICA CECA - IRLANDA DEL NORD 0-0

Repubblica Ceca (4-4-2): Vaclik; Kaderabek, Suchy, M. Kadlec, Novak; Skalak (77' Kopic), Pavelka, Darida, Krejci; Skoda (68' Necid), V. Kadlec (83' Vydra).
A DISPOSIZIONE: Drobny, Koubek, Gebre Selassie, Kalas, Pokorny, Pudil, Sykora, Sural, Pospisil.
All. Jarolim

Irlanda del Nord (4-1-4-1): McGovern; McLaughlin, McAuley, J. Evans, Ferguson (66' Hodson); McNair; Ward (74' McGinn), Davis, Norwood, Dallas; Lafferty (59' Magennis).
A DISPOSIZIONE: Mannus, Carson, Smith, McGivern, Morris, C. Evans, Lund, Washington, Boyce.
All. O'Neill

La Repubblica Ceca paga lo scotto della poca esperienza e si fa bloccare in casa dall'Irlanda del Nord. Senza i Plasil, i Cech e i Rosicky mancano i leader di una squadra ancora in costruzione, la solita Irlanda del Nord ne può così approfittare per strappare un ottimo 0-0.

Il nuovo corso della nazionale Ceca di Jarolim si inaugura con un ordinato 4-4-2 con Skoda titolare dal primo minuto e tanto Sparta Praga, tra prodotti del vivaio e giocatori attuali. Solito assetto difensivo invece per O'Neill, senza l'idolo delle masse Will Grigg, fuori per problemi personali.

Sviluppo della gara che rispecchia in pieno le idee dell'Irlanda del Nord, chiusa in difesa con la classica solidità, senza concedere spazi di manovra nemmeno sulle fasce, dove Krejci prova qualche spunto. La prima occasione ce l'ha Kaderabek da palla inattiva, un tocco ravvicinato con la coscia che non permette di direzionare la sfera, la quale termina di poco sopra la traversa. Gli ospiti, piuttosto silenziosi nel primo quarto di gara, iniziano a farsi vedere dalle parti di Vaclik con un buon break di McNair, la cui conclusione da fuori viene parata dal portiere del Basilea. Un altro paio di ripartenze non sortiscono invece gli effetti sperati, mentre i cechi non riescono a pungere.

Lo stesso copione del primo tempo si ripresenta nella ripresa, sempre con i contropiedi dei ragazzi di O'Neill a rappresentare l'attrazione principale della sfida. Ancora i piazzati invece per la Repubblica Ceca: all'ora di gioco Novak si divora il vantaggio dopo una carambola in piena area. Col passare dei minuti inizia a prendere fiducia nel proprio gioco offensivo la Repubblica Ceca, con più idee e con un Krejci che trova maggior margine di manovra: un suo mancino viene parato da McGovern, un altro sfiora solamente il palo provocando più di un brivido. Nemmeno le sostituzioni riescono a sbloccare la gara, conclusa con un giusto pareggio a reti inviolate.

Il punto sta decisamente meglio agli ospiti, i quali sono però ripartiti da maggiori certezze rispetto ai padroni di casa, reduci da un europeo difficile. Il gruppo in costruzione comunque lascia aperte ottime prospettive. Vedremo se O'Neill riuscirà in un altro miracolo.