Un solo ostacolo separa il Sassuolo dalla storia e questo, essendo l'ultimissimo, è uno dei più duri: per i neroverdi infatti ci sarà la Stella Rossa di Belgrado nell'ultimo turno preliminare prima dell'accesso ai gironi di Europa League. Squadra con tanta esperienza europea, la Stella Rossa si è distinta per la vittoria della Champions League nell'anno '91 in Italia a Bari e si è fatta conoscere per aver lanciato nel calcio europeo calciatori come Sinisa Mihajlovic e Dejan Savicevic, vecchie conoscenze del calcio nostrano. Inoltre, la squadra è famosa e conosciuta per il grande "attaccamento" dei suoi tifosi per la maglia. Un attaccamento a volte sconsiderato, che ha portato a tanti episodi di violenza: il "derby eterno" con il Partizan è spesso finito sulle cronache di tutti i giornali per episodi di violenza e per eloquenti slogan ed ideologie politiche di estrema destra manifestatesi. Si teme infatti per l'ordine pubblico di Reggio Emilia: già in allerta prefetti e forze dell'ordine.

IL TECNICO E LA SQUADRA - Ma parliamo di calcio. La Stella Rossa è campione in carica di Serbia: la squadra di Miodrag Bozovi ha dominato la stagione, vincendo il campionato senza particolari patemi. Il tecnico, 48 anni, alla sua prima esperienza in Serbia, è giunto a Belgrado dopo una lunga esperienza in Russia ​(Lokomotiv e Dinamo Mosca su tutte). 

Bozovi ha a disposizione una rosa interessante, composta da giocatori di un'eta media di 25 anni: quindi sono tante le similitudini con i neroverdi di Di Francesco, che fanno della valorizzazione dei giovani il loro punto di forza. Nel collaudato 4-2-3-1 c'è Kahriman in porta, nel giro della nazionale serba, poi spazio all'esperienza di Lukovic al centro della difesa (ex Udinese e Ascoli) e alla fisicità di Phibel (in ballottaggio con Rendulic). Cvetkovic a destra e, probabilmente, il 21enne Stefan Milosevic a sinistra, donano spinta e corsa sulle fasce laterali. In mediana, a garantire rottura e filtro al quartetto offensivo, il francese Le Tallec e Mitchell Donald, ex under 21 dell'Olanda, passato alla nazionale del Suriname. Non potrà agire come trequartista centrale Kanga, espulso nel payoff di Champions League contro il Ludogorets: spazio quindi a Plavsic. Estro e fantasia sugli esterni garantiti dai giovani quanto esperti Ruiz, nazionale costaricano, autore del goal vittoria nei mondiali del 2014 contro l'Italia di Cesare Prandelli, nella seconda partita del girone di qualificazione, e Mouche, prelevato quest'ultimo dal Palmeiras. In avanti spazio al mattatore dell'ultimo campionato serbo, l'uomo più pericoloso dello scacchiere di Bozovi: la punta Hugo Vieira, autore di ben 20 reti, condite da 10 assist, nel campionato serbo. Non sarà quindi una passeggiata per Berardi e compagni: e la Stella Rossa non ha nessuna intenzione di rinunciare a questa competizione continentale, dopo la "retrocessione" dalla Champions League conseguente alla sconfitta nel turno preliminare contro il Ludogorets. Ed in più la squadra di Belgrado avrà un vantaggio: giocare il ritorno nell'inferno del "Maracanà", dove è difficile per chiunque fare risultato. Al Sassuolo la prova regina, per dimostrare di essere definitivamente pronto per l'Europa.