Carlo Tavecchio accoglie i presenti, a Coverciano è il padrone di casa. La scelta della location - per la presentazione del nuovo commissario tecnico - non è casuale. Il n.1 della FIGC ricorda l'importanza della sede in questione.
"Grazie per essere presenti, abbiamo voluto iniziare questo percorso nuovo da Coverciano. Scelta anche dal punto di vista strategico, riteniamo sia un punto nevralgico del sistema sportivo italiano. Ha un retroterra culturale e sportivo che vogliamo recuperare e portare all'attenzione del paese. Resta la casa della FIGC, del settore tecnico e degli indirizzi sportivi che questa federazione vuole proporre".
Prima di illuminare il nuovo cammino, occorre chiudere i battenti sul corso in archivio. Un'esperienza positiva quella di Antonio Conte, Tavecchio ringrazia l'allenatore del Chelsea ed elenca i meriti della nazionale nell'ultima rassegna continentale. Italia a un passo dal sogno, fuori di rigore con i campioni del mondo. L'impronta però resta evidente, un gruppo unito, forte, una squadra in grado di smentire le previsioni della vigilia, in grado di volare oltre il limitato talento.
"È un nuovo percorso, la nazionale esce da un europeo importante, dove ha recuperato un'immagine particolare, un patrimonio etico e morale. Una nazione, sotto certi aspetti. Per un nonnulla non abbiamo fatto meglio, ringrazio Antonio Conte per quello che ha fatto per noi, ha creato un nuovo stile di sacrificio. Di squadra e non di individualità".
Da Conte a Ventura. Non una scelta casuale, una scelta ponderata, perfetta per i tempi attuali. Ventura è un maestro - parola di Tavecchio - e in questo periodo all'Italia serve appunto un maestro di calcio, per costruire un biennio di successi in vista del prossimo impegno mondiale. A Ventura il compito di allargare la base di questo gruppo, di infondere nell'Italia i suoi pensieri di campo.
"Ventura è un maestro di calcio, io sapevo perfettamente che Conte avrebbe lasciato, era nelle cose. L'economia è questa, e dico tutto. Ventura è sempre stato nella mia testa. Quando qualcuno allena la nazionale, una come l'Italia, ha raggiunto il top. Ha carta bianca, piena operatività, le persone necessarie le avrà. Dal primo settembre incominceremo a fare sul serio. Noi dobbiamo stare nei patti e nelle regole istituzionali fra FIFA e UEFA. I favori li chiederemo (per gli stage, ndr)".
Fonte dichiarazioni Tuttomercatoweb