Grazie a un inizio di ripresa da fenomeno di Cristiano Ronaldo, il Portogallo del commissario tecnico Fernando Santos batte per 2-0 il Galles di Chris Coleman nella prima semifinale degli Europei 2016, assicurandosi così un posto nell'atto conclusivo del torneo, che si disputerà domenica sera a Saint-Denis (avversaria la vincente di Germania-Francia). CR7 si dimostra una volta in più decisivo per la sua nazionale, prima segnando su calcio d'angolo con un stacco aereo impetuoso che non lascia scampo a Hennessey, poi propiziando la rete del raddoppio di Nani (in spaccata su tiro sporco del compagno di squadra). Finisce dunque qui l'avventura del Galles agli Europei, nonostante un Gareth Bale indomito, ultimo ad arrendersi nella formazione dei Dragoni.
A Lione, nella prima semifinale di Euro 2016, Fernando Santos deve rinunciare a Pepe al centro della difesa, sostituito da Bruno Alves, che affianca così Josè Fonte. Terzini Cedric e il rientrante Raphael Guerreiro. I quattro giocatori in mediana sono Danilo, rimpiazzo dello squalificato William Carvalho, Adrien Silva, Renato Sanches e Joao Mario (con questi ultimi più larghi sulle fasce), mentre di punta ecco Cristiano Ronaldo e Nani. Chris Coleman risponde con il consueto 3-5-2 che prevede stavolta Collins difensore per lo squalificato Davies, vicino al capitano Ashley Williams e a Chester. Sugli esterni Gunter e Taylor, Ledley e Allen in mediana, con Andy King del Leicester a prendere il posto di Aaron Ramsey. Gareth Bale ha libertà di movimento, a supporto dell'unico attaccante Robson-Kanu.
L'avvio di partita è contratto, il Galles fatica a palleggiare con fluidità e Joe Allen perde un paio di palloni a centrocampo sulle pressione dell'ottimo Adrien Silva. I Dragoni però non mollano un centimetro contro un Portogallo ben più qualitativo, reggono sui palloni alti con Collins, che giganteggia su Ronaldo, e in avanti si affidano a Bale, pericolo costante per la difesa avversaria. Proprio il numero undici di Coleman si costruisce da solo una palla gol partendo dalla propria metà campo: dopo aver saltato in velocità Danilo giunge fino al limite dell'area, ma il suo sinistro, centrale, è parato da Rui Patricio. I primi tiri in porta dei lusitani portano invece la firma di Joao Mario e Cedric, ma vanno entrambi lontano dal bersaglio. Più pericoloso Adrien Silva, il migliore dei suoi nel primo tempo, che prima ci prova dalla distanza e poi mette in mezzo un gran cross per Ronaldo, che di testa ha la meglio su Chester, ma non trova la porta. Il Portogallo costruisce la maggior parte delle sue azioni offensive sulla fascia sinistra, dove Rapha Guerreiro spinge costantemente in tandem con Joao Mario, regalando qualità a una manovra che difficilmente passa dai piedi del ruvido Danilo. Bruno Alves contiene bene lo spauracchio Robson-Kanu, e i portoghesi chiudono il primo tempo con un palleggio prolungato che però è ben controllato dal Galles, che ha anche un'occasione con King, che di testa colpisce al limite dell'area piccola: la sua zuccata è però deviata in maniera provvidenziale in corner da Josè Fonte. Proprio King si muove tra centrocampo e attacco alla maniera di Ramsey, in modo da evitare di dare punti di riferimento alla difesa avversaria. Si va così al riposo sul punteggio di 0-0 e con un match tatticamente abbastanza bloccato.
La semifinale si sblocca però in apertura di ripresa, quando Rapha Guerreiro calcia splendidamente da corner su tocco corto: il suo cross a giro è perfetto per Cristiano Ronaldo, che vola in cielo per colpire di testa e battere Hennessey.
E' il primo gancio che fa traballare il Galles, al tappeto tre minuti più tardi (52'): al termine di un'azione insistita, ancora Ronaldo si trova il pallone sul destro, calcia in diagonale e trova la deviazione decisiva di Nani, che beffa ancora l'incolpevole Hennessey.
Coleman prova a rivoluzionare la squadra inserendo in rapida successione Vokes per Ledley e Church per Robson-Kanu, ma gli attacchi del Galles sbattono contro il buon muro eretto dalla coppia Fonte-Bruno Alves. E' invece il Portogallo ad andare per più volte vicino al tris, prima con il solito Ronaldo, che calcia di poco alto una punizione dal limite, poi con Joao Mario che non approffitta di un'incertezza di Hennessey su tiro di Nani. L'ultimo cambio del Galles vede entrare in campo Jonathan Williams per Collins, con Coleman che passa al 4-4-2, ed è Gareth Bale a prendersi sulle spalle i Dragoni, calciando due volte dalla distanza con il suo sinistro, in entrambe le occasioni disinnescato da un attento Rui Patricio. Con il trascorrere dei minuti il Portogallo gestisce meglio il pallone e soprattutto può ripartire in contropiede: il subentrato Andrè Gomes (fuori l'indiavolato Renato Sanches) imbecca Ronaldo, che cerca di aggirare Hennessey ma trova solo l'esterno della rete. Joao Moutinho rileva poi Adrien Silva, Quaresma entra per Nani, e Joao Mario ha il pallone del 3-0, salvato sulla linea dal portiere di un Galles che chiude con l'energia di Bale, uomo ovunque della sua nazionale, ma si arrende alla maggiore qualità del Portogallo, in finale europea a dodici anni di distanza dall'ultima volta.