Djorkaeff è stato fra i protagonisti della doppietta Mondiale-Europeo che la Francia è riuscita a mettere insieme tra la fine degli anni'90 e l'inizio del nuovo millennio. Un gruppo di giocatori con alcune stelle lucenti, tra cui l'ex Inter. Adesso tocca alla nazionale di Deschamps riportare la Francia in alto.

Djorkaeff parla così della nazionale francese alla Gazzetta dello Sport: "Finalmente, e al momento giusto. E’ stato un inizio difficile, c’era tanta individualità ma mancava il collettivo. Ora siamo cresciuti. Didier Deschamps ha avuto poche gare vere e poco tempo per assemblare questa squadra, tra problemi extrasportivi come Benzema e infortuni in serie. Sta facendo un gran lavoro, mi piace perché cambia spesso sistemi e tattica, sa correggersi, tornare sui suoi passi: è un gran pregio." 

Tra i protagonisti della squadra anche Giroud e Payet: "Ho sempre creduto in Giroud, e dicevo che se avesse fatto da torre per gli inserimenti degli altri e sfruttato la sua fisicità e la sua tecnica in area, avrebbe fatto un gran torneo. Payet? Una sorpresa. E’ stato bravissimo a sfruttare il fatto di non essere sotto i riflettori e all’inizio ha risolto i problemi della Francia." Un altro giocatore da cui ci si aspettava tanto era Pogba, difeso da Djorkaeff: "Troppi occhi addosso per un giovane. Ha grandissime qualità ma non è in grado di portare il peso di una squadra. E poi deve ancora trovare il suo vero ruolo, soprattutto in nazionale. Per me è un numero 8."

Ultimo passaggio sulla semifinale di Euro 2016 tra Francia e Germania: "Sarà il vero test di grandezza. Finora purtroppo per la Francia l’Euro non è stato un torneo allenante, come le amichevoli di preparazione. Questo è l’ostacolo. I vantaggi sono che giochiamo in casa, arriviamo nel momento migliore e la Germania è più stanca e ha qualche infortunio. Ma la Germania è l’unica vera squadra di questo Europeo dal livello bassissimo. Francia, Spagna, Italia sono un gradone sotto."