La lezione di tattica impartita al Belgio venerdì scorso a Lille non ha saziato la fame del Galles di Chris Coleman, tutt'altro che intenzionato a fermarsi sul più bello in questa sorprendente edizione degli Europei di calcio 2016. I britannici, unici rappresentanti del Regno Unito ancora in corsa per il titolo continentale, affrontano infatti domani a Lione il Portogallo di Cristiano Ronaldo, nella prima semifinale del torneo. Una sfida tra due squadre nate in maniera diversa ma ora unite da una compattenza difensiva che rende difficile azzardare pronostici. 

Chris Coleman dovrà fare a meno di Aaron Ramsey, numero dieci della sua nazionale e centrocampista dell'Arsenal, squalificato per un cartellino giallo rimediato nel match contro il Belgio (fallo di mano giudicato volontario). E quella del mezzofondista ossigenato è un'assenza pesantissima per il Galles. Ramsey è infatti l'uomo ovunque di una squadra che si affida alle sue doti tecniche e alle sue capacità di inserimento per cucire i reparti, spaziando dal centrocampo all'attacco, dove agirà ancora una volta Robson-Kanu, con Gareth Bale libero di svariare su tutto il fronte offensivo. Il candidato numero uno per un posto da titolare domani a Lione è Jonathan Williams, fisico minuto e guizzante ma senza dubbio meno qualitativo del suo compagno di squadra in maglia numero dieci. L'alternativa è rappresentata da Andy King del Leicester, uomo di maggiore esperienza e più strutturato fisicamente. Assenza importante anche in difesa, dove mancherà il centrale del Tottenham Ben Davies. Ad affiancare il roccioso capitano Ashley Williams e il più giovane James Chester uno tra James Collins e Jazz Williams, mentre sugli esterni saranno confermati Gunter e Taylor. Joe Ledley e Joe Allen hanno il posto assicurato in mediana, con Gareth Bale uomo più atteso della sfida da parte gallese. Mister cento (e passa) milioni si troverà a giocare contro l'amico e compagno di squadra al Real Madrid Cristiano Ronaldo, ma per una volta è lui a presentarsi all'appuntamento più importante in condizioni atletiche migliori.

CR7 non è infatti al top della forma. Problemi al bicipite femorale e al tendine rotuleo del ginocchio destro ne hanno per ora minato il rendimento, lasciandolo a soli due gol segnati (la doppietta contro l'Ungheria nel girone di qualificazione). Ronaldo rimane comunque il punto di riferimento tecnico ed emotivo del suo Portogallo, che vuole superare l'ostacolo semifinale, insormontabile quattro anni fa (sconfitta ai rigori contro la Spagna) e tornare in finale a dodici anni dall'ultima volta (k.o. in casa con la Grecia). La nazionale di Fernando Santos ha subito una radicale metamorfosi nel corso del torneo: partita come squadra di possesso palla a vocazione offensiva, si è ritrovata senza equilibrio e con una linea difensiva spesso scoperta di fronte alle folate avversarie. Dal match contro la Croazia la svolta, con alcuni cambiamenti di rilievo. Fuori Ricardo Carvalho e Vieirinha, dentro Josè Fonte e Cedric, spazio ad Adrien Silva in mediana per Joao Moutinho e soprattutto ecco lanciato il talento energico di Renato Sanches, diciottenne nuovo acquisto del Bayern Monaco. Con l'assenza di William Carvalho - squalificato anche lui - Fernando Santos potrebbe rimettere in campo dal primo minuto il suo omologo Danilo Pereira del Valencia oppure rispolverare Joao Moutinho vicino ad Adrien Silva. Possibile anche l'inserimento del mancino Andrè Gomes in un centrocampo a tre, con Joao Mario sulla fascia destra, Cristiano Ronaldo sulla corsia opposta e Nani prima punta (pronto a scambiarsi di posizione con CR7). Quasi certo il recupero di Raphael Guerreiro, nuovo acquisto del Borussia Dortmund, tra i migliori terzini sinistri di questo Europeo.