Eder è stata una delle scelte in generale più criticate di Antonio Conte per Euro 2016, ma forse proprio per questo il Ct dell'Italia ha voluto difendere l'attaccante dell'Inter più di altri giocatori della propria rosa. Il gol, pesante, è arrivato contro la Svezia nel girone, alcune occasioni sono anche state sbagliate da Eder, ma il lavoro tattico che fa per la squadra lo rende preziosissimo.
L'attaccante ha parlato al sito ufficiale della Fifa alla vigilia del quarto di finale contro l'Italia. Una gara che molti tifosi pensavano non sarebbe stata giocata all'inizio del torneo, ma che ora non vuole essere sbagliata dagli Azzurri: "Sapevamo di cosa eravamo capaci di fare sin dall'esordio col Belgio. Ma essere fiduciosi non vuol dire che possiamo smettere di lavorare. I risultati sono arrivati grazie al nostro impegno. Nessuno ci vedeva come favoriti ma sapevamo che tutto dipendeva dallo sforzo che mettevamo in campo. Ora siamo a questo punto e nessuno vuole fermarsi." Eder ha origini brasiliane, ma ormai si sente italiano al 100%: "Potete dire che sono italiano al 100%. Vivo in questo Paese già da molto tempo e anche se sotto certi aspetti mi ritengo un giocatore brasiliano capisco il gioco come se lo avessi imparato in Italia."
La vittoria contro la Spagna è stata netta, esaltante e ha fatto spendere molte parole d'elogio alla stampa e alla critica. Eder la racconta così: "Abbiamo deciso di pressare più alto del normale, forzando il loro portiere ai lanci lunghi. Con la forza dei nostri difensori e centrocampisti difensivi sapevamo di poter recuperare il pallone più facilmente, ed è esattamente quello che è successo. Questa era la strategia già studiata da Antonio Conte nell'amichevole di Udine, l'abbiamo usata perché sapevamo che poteva funzionare. E così è successo."