Il Portogallo approda ai quarti dopo l'affermazione - inattesa - con la Croazia. Un successo di misura al tramonto della partita, una ripartenza feroce, la botta di Ronaldo, la rifinitura di Quaresma. Prima, le occasioni della Croazia, una partita a scacchi, con l'undici di Fernando Santos a limitare il talento biancorosso. Percorso non semplice nemmeno per la Polonia. Seconda nella fase a gironi alle spalle della Germania e costretta ai rigori dalla Svizzera agli ottavi. 

A Marsiglia - alle ore 21 - passa un treno europeo importante, perché l'occasione è propizia e la mano della sorte è evidente. Mentre le corazzate del vecchio continente si affrontano altrove, Portogallo e Polonia possono costruire qualcosa di storico. Mancano due appuntamenti prima della finale, chi vince questa sera trova Galles o Belgio, non un incrocio proibitivo. 

Nawalka segue il suo credo e conferma modulo e uomini. Nessun giocatore squalificato, tutti a disposizione. 4-4-2 ordinato. La difesa regge sull'esperienza di Glik e sulla sicurezza di Pazdan, sorpresa dell'Europeo corrente. In mediana, pochi fronzoli. Maczynski è un interditore, un uomo d'equilibrio, mentre Krychowiak deve dare i tempi di gioco alla squadra. La forza della Polonia è sull'esterno, due giocatori di tecnica e passo, in grado di ribaltare l'azione e saltare l'uomo. Kuba - Grosicki, questo l'arsenale a disposizione di Nawalka, con Kapustka prima alternativa. Zielinski, fin qui sottotono, siede in panchina. Il Ct spera di ritrovare il vero Lewandowski. Rassegna nella penombra per l'asso del Bayern, ancora a secco dopo quattro gare. A completare il reparto offensivo, il lungo Milik. Giocatore interessante, seguito da diversi club. Movimenti per la squadra, gol, assist, visione, qualche errore di precisione, può diventare un crack. 

Fernando Santos valuta invece qualche aggiustamento. Il Portogallo non può impostare una partita di conserva come con la Croazia, deve prendere in mano, almeno in parte, le chiavi dell'incontro. In regia, probabile quindi la presenza di Moutinho, con William Carvalho a proteggere la linea a quattro di difesa. Esterni Joao Mario e Adrien Silva. Santos studia il 4-4-2, in alternativa al 4-3-3, per mettersi a specchio con il rivale. Nani affianca Ronaldo, Quaresma è carta da giocare a partita in corso. Da valutare la condizione di Andrè Gomes. 

Dietro, Ricardo Carvalho parte in vantaggio su Fonte per completare, con Pepe, la cerniera centrale, a sinistra rientra Guerreiro. Rui Patricio difende i pali.