Un modo spettacolare per passare ai quarti di finale di Euro 2016, con buona pace dei 55mila sugli spalti che qualche sofferenza l'hanno patita. A questa Francia vincere facile evidentemente non piace, tant'è che nel suo ottavo di finale contro l'Irlanda va sotto dopo neanche due minuti, ma è reattiva e rimonta nella ripresa aggrappandosi ad Antoine Griezmann.
Termina così 2-1 una partita caratterizzata da alta intensità e fisicità, marchi di fabbrica della squadra di O'Neill, la quale non è riuscita a reggere l'urto nella ripresa di un'avversaria nettamente più forte anche se meno organizzata, complice forse anche la stanchezza avendo giocato gli stessi in campo con l'Italia. Deschamps dovrà invece sistemare qualcosa visto il primo tempo abbastanza deludente dei suoi undici di maggior fiducia, esclusi i positivi Pogba e Lloris, mentre nella ripresa tutto è stato molto più agevole con le due punte, riuscite ad aggiustare il pessimo inizio.
Pronti-via ed è subito frenesia: un'azione concitata e caratterizzata da qualche liscio (clamoroso quello di Rami che scivola) porta la palla a Long sul secondo palo, il quale subisce il ritorno troppo aggressivo di Pogba che induce Rizzoli a fischiare il penalty. Dal dischetto Brady è glaciale, incrociando col mancino e baciando anche l'interno del palo per firmare il sorprendente 0-1. Il gol non scalfisce le intenzioni dei galletti, pronti alla reazione d'orgoglio riversandosi in avanti in maniera un po' confusionaria e creando alcune occasioni sfruttate male, complici anche la resistenza della difesa di O'Neill e l'ottima attenzione di Randolph, costretto a neutralizzare due punizioni comunque non irresistibili di Pogba e Payet.
La Francia continua a vivere di folate offensive (poche) e di brividi difensivi, uno in particolare al 20' quando da una rimessa laterale scaturisce un'occasionissima per Murphy, la cui girata sul palo opposto viene deviata da Lloris in corner, salvando il risultato. Il gioco nell'ultimo quarto d'ora si fa molto più spezzettato, tra cartellini gialli e leggeri colpi subiti in una partita fisica. Nei quattro di recupero che Rizzoli concede arrivano però due buone occasioni per la Francia, brava a entrare nell'area avversaria col fraseggio, ma troppo poco pronta alla conclusione, in particolare con i deludenti esterni offensivi Payet e Griezmann.
Deschamps si gioca la carta Coman in apertura di ripresa al posto di un Kanté poco lucido, acquistando pericolosità offensiva con le due punte (Griezmann vicino a Giroud), ma perdendo qualcosa in fase di copertura e bilanciamento. La dimostrazione arriva dopo cinque minuti, quando è ancora Lloris in uscita bassa a salvare i suoi su un cross di McClean diretto verso il secondo palo, a conclusione di una ripartenza ben orchestrata e veloce, al contrario della lenta e prevedibile manovra bleus. Nei primi dieci minuti arrivano però un paio di conclusioni, un'incornata di Koscielny sull'esterno della rete e una botta da fuori di Matuidi, avvisaglie del gol del pareggio del 58': Payet apre a destra per Sagna, il cui cross di prima coglie impreparata la difesa irlandese che permette a Griezmann di incornare tutto solo l'1-1 alla destra del portiere.
La disposizione con le due punte si fa valere ulteriormente tre minuti dopo, quando Giroud attrae nuovamente il raddoppio dei centrali e azzecca la sponda per l'accorrente compagno numero 7, gelido col mancino a incrociare e ribaltare immediatamente il risultato con la doppietta. L'Irlanda entra in confusione e subisce lo stesso identico copione della Francia al 65': palla sull'attaccante dell'Arsenal che apre lo spazio per Griezmann, stavolta Duffy entra in tackle al limite dell'area, rimediando l'ineccepibile cartellino rosso e concedendo una punizione comunque mal sfruttata.
Con vantaggio di punteggio e uomini, Deschamps prova a guadagnare in freschezza davanti inserendo un Gignac iperattivo che ci prova in svariate circostanze, trovando prima i guantoni di Randolph e poi una clamorosa traversa, infine aprendo troppo il piatto e non centrando la porta in un altro paio di circostanze. L'ultima parola l'avrebbe ancora Griezmann, che nel secondo dei tre di recupero spara su Randolph, così come aveva fatto poco prima Payet. Le diverse occasioni mal sfruttate non diventano comunque rimpianti visto che i ragazzi di O'Neill, esausti e in inferiorità numerica, non riescono a imbastire nemmeno mezzo pericolo se non un tiro velleitario di Walters ben largo. Ai quarti (senza Rami e Kanté, ammoniti e squalificati) ci vola una Francia che lascia ancora qualche dubbio di organizzazione, ma che dimostra capacità di approfittare delle circostanze, mentre l'Irlanda torna a casa a testa comunque alta e senza aver lasciato qualcosa di intentato.