Divina, come di consueto. Federica Pellegrini si prende la scena e il pubblico, in estasi, segue le gesta della campionessa. Sui 100, squillo a cinque cerchi. Federica - al fianco della Kromowidjojo - attacca fin dal via. Dopo il tuffo, la prima sensazione è d'incredulità, perché Ranomi non scappa, la Pellegrini è al fianco della potente olandese. 25"90 alla virata di metà gara, l'azzurra risale ed inizia uno splendido duello spalla a spalla. 53"14 Kromowidjojo, 53"18 Pellegrini. Nuovo record italiano, crono che porta Federica nell'elite mondiale. Quasi scompare, in questo contesto, il 53"67 della Oleksiak. Prova clamorosa.
In un tam tam di spettacolo e prestazioni, arriva, poco dopo, il capolavoro di Detti sui 200. Gabriele è ormai nel pieno della sua maturità agonistica ed interpreta alla perfezione ogni prova. Lascia sfogare, in avvio, Kozma e rientra poi nei 50 metri finali. 1'46"78, uno dei migliori tempi mai nuotati in Italia. Terzo un ritrovato Belotti, 1'47"81.
Gregorio Paltrinieri conduce corsa solitaria sui 1500. Al tramonto di giornata, Greg impone il consueto passo. Non c'è il crono a sensazione, ma la forza di Paltrinieri è palpabile. Un martello, ennesimo sotto 15', senza apparente sforzo. 14'51"62 al termine.
Nel pomeriggio italiano, successo importante di Ilaria Bianchi nei 100 delfino. Ilaria precede di cinque centesimi la stellina Oleksiak - canadese, classe 2000 - e firma un ottimo 58"36 - terza è la Szilagyi, quarta la Dekker. Bonacchi si prende invece i 100 dorso. Con Sabbioni relegato alla finale B, tocca a lui far la voce grossa. 54"23, 12 centesimi meglio di Christou (al femminile, secondo assolo al Settecolli della Masse, con la Zofkova splendida terza in 1'00"70).
L'ungherese Cseh precede il connazionale Biczo nei 200 farfalla e piazza la miglior prestazione di sempre sulla distanza al Settecolli. 1'54"69 per il fuoriclasse magiaro. La Trombetti conquista la battaglia tutta italiana nei 400 misti, con la Franceschi al secondo posto e la Toni al quarto (Trombetti 4'40"06), mentre Turrini, di carattere, strappa la seconda piazza al maschile. L'azzurro - 4'15"90 - cede solo a Verraszto (4'12"21).
50 rana D alla Meilutyte - 30"29 - con la Castiglioni seconda a 31"04 (31"11 per la Carraro). Tra gli uomini, conferma per Van der Burgh (27"28), cliente scomodo per tutti sulla vasca secca. In progresso Martinenghi - 27"42 - Toniato stenta - non la prima volta - in finale.
A completare il quadro, gli 800 al femminile. 8'22"21 per la Kapas, piace Diletta Carli, 8'27"26, la Caramignoli conquista l'ultimo gradino del podio, 8'30"59.