Dopo due tempi regolamentari e un tempo supplementare soporiferi dal punto di vista dello spettacolo, Portogallo e Croazia danno vita a un grande ottavo di finale al Felix Bollaerts di Lens, deciso da un tap-in di Ricardo Quaresma, bravo a farsi trovare al posto giusto su una miracolosa respinta di Subasic su destro di Cristiano Ronaldo. Il tutto dopo che dall'altra parte del campo Ivan Perisic aveva appena colpito un palo di testa su cross di capitan Srna. Le emozioni si condensano dunque tutte nei dieci minuti finali dei tempi supplementari, tramutandosi in gioia e soddisfazione per il Portogallo di Fernando Santos e viceversa in delusione e lacrime per la Croazia di Cacic. La spunta la tattica attendista dei lusitani, che si snaturano per non concedere campo agli avversari, rendendo l'ottavo di finale di Lens una partita molto tattica ma con zero tiri in porta. Poi l'azione che decide la qualificazione: legno da una parte, rete gonfiata dall'altra. Portogallo che ai quarti di Euro 2016 affronterà ora la Polonia, vincitrice nel pomeriggio di Saint-Etienne ai rigori sulla Svizzera.

Al Felix Bollaerts di Lens il commissario tecnico Cacic si affida nuovamente ai suoi titolari, ritrova Luka Modric in mediana al fianco di Badelj e inserisce Vida come centrale difensivo vicino a Corluka. Srna e Strinic sono i terzini, davanti ai quali agiscono rispettivamente Brozovic e Perisic. Rakitic gioca da trequartista di raccordo con l'unica punta Madzukic. Cambia molto anche Fernando Santos, che schiera Cedric sulla corsia destra di difesa, ripresenta Raphael Guerreiro dall'altra parte e fa fuori Ricardo Carvalho per Josè Fonte, che forma così la coppia centrale con Pepe. A centrocampo ecco William Carvalho e Adrien Silva, con Andrè Gomes e Joao Mario spostati sugli esterni. Nani di punta insieme a Cristiano Ronaldo.

L'avvio di partita coincide con una lunga fase di studio delle due squadre. Entrambe non vogliono scoprirsi e concedere campo alle proprie spalle, in particolar modo il Portogallo che con Adrien Silva prova a bloccare la fantasia di Modric, depistando Carvalho su Rakitic e lasciando Ronaldo solo in avanti, a stento supportato da Nani, spesso costretto a ripiegare su una delle due fasce per contrastare le avanzate di Srna e Strinic. Il possesso palla croato non frutta alcuna occasione da gol agli uomini di Cacic, che per l'occasione hanno un Mario Mandzukic meno presente del solito e un Ivan Rakitic lontano dai suoi standard migliori. In un contesto tattico bloccato, sono i calci piazzati a dare qualche sussulto alla gara: prima Pepe - in sospetto fuorigioco - colpisce alto di testa da ottima posizione su punizione battuta da Guerreiro, poi tocca a Vida dall'altra parte spaventare per un paio di volte l'inoperoso Rui Patricio. Andrè Gomes non riesce ad accendersi, relegato sull'esterno contro le sue caratteristiche, Ronaldo tocca pochissimi palloni e i lusitani si accontentano di qualche palleggio nello stretto ben orchestrato dal positivo Adrien Silva, mentre Cedric si preoccupa di tenere la posizione contro Perisic. Un primo tempo tutto d'attesa va così in archivio sul punteggio di 0-0, naturale sbocco di una sfida dominata dalla paura di subire gol. A inizio ripresa Fernando Santos sostituisce lo spento Andrè Gomes con Renato Sanches, e il nuovo acquisto del Bayern Monaco mette subito in mostra le sue doti migliori: corsa, dinamismo, contrasti e una discreta dose di qualità. Non basta però al Portogallo per prendere in mano le redini della partita, in possesso di una Croazia che commette l'errore di adeguarsi ai ritmi bassissimi degli avversari. Dario Srna prova a scuotere i suoi con un paio di sgroppate con cross dalla destra, imitato da Strinic sulla corsia opposta.

Il solito Luka Modric si conferma vero leader tecnico dei suoi giocando realmente a tutto campo, ma ancora una volta le uniche occasioni giungono da calcio piazzato, con Vida sempre pericolosissimo sui palloni aerei (in un'occasione anticipando persino il meglio piazzato Mandzukic). La sfida si protrae così stancamente verso gli ultimi minuti dei regolamentari, utili solo ai due allenatori per inserire Quaresma per Joao Mario e Nikola Kalinic per Mario Mandzukic. Si va così ai supplementari, con la Croazia che sembra averne di più dei lusitani, sfiorando il gol proprio con il subentrato Kalinic, che vince un contrasto con uno stanchissimo Josè Fonte ma calcia malamente a lato. Intanto Corluka accusa un fastidio all'adduttore ma non esce dal campo, nonostante Tin Jedvaj sia pronto a rimpiazzarlo. Quando Cacic manda finalmente dentro Marko Pjaca (fuori Rakitic), la sfida si accende di colpo: il talento della Dinamo Zagabria semina il panico sulla destra, supportato da Srna, che continua a mettere in mezzo palloni invitanti per i suoi compagni di squadra. Ma nè Kalinic, in ritardo su cross basso di Perisic, nè Vida, ancora da corner, centrano la porta di Rui Patricio. Il Portogallo sembra alle corde, barcolla clamorosamente quando Ivan Perisic colpisce il palo di testa (altro cross di Srna), ma ha la forza di ripartire in contropiede con Cristiano Ronaldo, che innesca Renato Sanchez: il diciottenne ormai ex Benfica si fa quasi tutto il campo e poi serve Nani, che in qualche modo trova CR7 sul lato destro dell'area, il cui tiro viene ribattuto da Subasic, ma sulla respinta il primo ad avventarsi sul pallone è Ricardo Quaresma, che lo insacca in rete di testa. E' il gol che decide l'ottavo di Lens, anche perchè gli ultimi assalti croati non trovano la porta, con Vida che gira ancora a lato di sinistro, in una serata maledetta per Cacic e i suoi, forse troppo attendisti contro un avversario comunque alla loro portata.