Noi azzurri, si sa, diamo tutto quando si gioca "alla morte". Ieri, Italia-Irlanda, non era partita con questa caratteristica. L'Irlanda, dal suo canto, metteva tutto in campo per trovare quel gol-qualificazione che la storia ancora non le aveva mai consegnato, noi già primi e con la testa inevitabilmente a lunedì 27, ottavo di finale contro la Spagna, alle 18. 

E dunque veniva fuori un match giocato da parte Azzurra su ritmi bassi, frutto di scambi di palla poco precisi, di azioni maldestre e poca personalità. Gli Azzurri B non brillavano per compattezza e cattiveria, o anche per solidità disarmante: Sirigu, ad esempio, respingeva almeno 3 acuti irlandesi, per poi arrendersi ad una conclusione prevedibile e parabile da cui scattava il vantaggio isolano. La triade difensiva adattata, con Barzagli leader, conscia dei meccanismi poco oliati, preferiva non spingere come nelle altre due gare. E ancora, gli avanti di mister Conte (Bernardeschi, Zaza, Immobile) apparivano spenti e poco inclini al sacrificio: con la Spagna si può star tranquilli: i cambi di formazione verranno azzerati, e si tornerà all'Ital-Conte che ha impressionato mezz'Europa contro il quotatissimo Belgio. 

LE PAGELLE

Sirigu 6 belle parate e poi la frittata al minuto 85'.

Barzagli 6,5 leader anche quando le cose vanno male.

Bonucci 5,5 qualche imperfezione e sbavatura in copertura.

Ogbonna 6 una partita di personalità.

Bernardeschi 5 pochi allunghi del suo livello. Non si spende per ripagare la fiducia. (Darmian 6).

Sturaro 5,5 nel primo tempo è spesso impreciso: dai suoi piedi passano molti palloni, pochi escono puliti e giocabili. Era il perno, fallisce.

Motta 5 dal 1' non si impone e non svetta nei contrasti, come dovrebbe invece fare. Male.

Florenzi 5,5 l'esterno romanista è su molti palloni, dietro e davanti, ma quando c'è da crossare nono riesce a proporre cross di livello.

De Sciglio 5,5 poca personalità al servizio della squadra. (El Shaarawy  sv).

Zaza 6 lotta e non molla la palla finchè non esce, ma venerdì era stato decisivo pur giocando molto meno: dal campione lucano ci si aspetta il guizzo.

Immobile 5 immobile, appunto. Al suo posto Insigne 6,5: in 20' inventa in più occasioni (una, soprattutto) il quasi-gol del vantaggio.

All.Conte 6

Arbitro Hategan 6.