Nella terza e ultima partita del girone E di Euro 2016, l'Irlanda di Martin O'Neill sconfigge l'Italia di Antonio Conte per 1-0, grazie a un gol nel finale di Robbie Brady. Azzurri sotto tono per tutto il corso del match, incapaci di imbastire azioni offensive degne di nota, che si svegliano solo con l'ingresso in campo di Lorenzo Insigne, ma alla fine devono capitolare nell'indoor del Pierre Mauroy di Lille. Sconfitta che non cambia nulla ai fini del prosieguo italiano della competizione, in quanto gli ottavi di finale si disputeranno contro la Spagna lunedì 27 giugno alle ore 18 a Saint-Denis, come sancito ieri con il k.o. dei campioni in carica contro la Croazia. Vittoria al contrario fondamentale per i biancoverdi, che con questo risultato rientrano nel lotto delle migliori terze e sfideranno i padroni di casa della Francia domenica 26 giugno a Lione.

Per l'ultimo incontro del girone E di Euro 2016, Antonio Conte sconvolge il suo undici iniziale, confermando i soli Bonucci, Barzagli e Florenzi rispetto allo schieramento visto a Tolosa contro la Svezia. Nel 3-5-2 del c.t. c'è Sirigu tra i pali, con Ogbonna che rileva Chiellini, mentre Bernardeschi e De Sciglio si piazzano sugli esterni. A centrocampo Thiago Motta davanti alla difesa, affiancato dalle due mezze ali Sturaro e Florenzi. Coppia d'attacco formata da Immobile e Zaza. O'Neill risponde con un 4-4-2 molto ordinato, che prevede Coleman e Ward come terzini, con Duffy e Keogh centrali di difesa. McCarty e Brady agiscono in mediana, mentre Hendrick e McClean si allargano sugli esterni per cercare le punte di peso Murphy e Long.

L'avvio di partita è tutto a favore dell'Irlanda, che aggredisce gli azzurri pressandoli sin dalla trequarti, aggiungendoci una fisicità cui gli uomini di Conte non sono abitutati. Ed è già al quarto minuto che il fortino italiano rischia di cadere per un gran sinistro di Hendrick, che sfiora il palo alla destra di Sirigu dopo una grave indecisione di Thiago Motta. Il sostituto di Buffon è spesso chiamato in causa sui cross provenienti dalle fasce e su palla inattiva, come al quarto d'ora, quando deve opporsi a un colpo di testa potente ma centrale di Murphy. Long ingaggia un duello rusticano con Ogbonna, McClean fa ammattire Bernardeschi e costringe Barzagli agli straordinari, Brady e McCarthy vincono tutti i contrasti a centrocampo, e l'Italia non riesce a uscire dalla propria metà campo, senza mai uno sbocco pulito. Nessuno degli azzurri ha la capacità di mettere ordine in una gara che si fa sempre più sporca con il trascorrere dei minuti, e che vede prevalere la forza fisica degli irlandesi, che dominano sui palloni lunghi e accerchiano gli avversari sugli esterni, per cercare poi cross in area di rigore. Eppure il forcing biancoverde produce solo qualche calcio d'angolo su cui Sirigu si destreggia senza troppi problemi, mentre dall'altra parte l'unico guizzo del primo tempo porta la firma di Ciro Immobile, che al 43' si gira su un pallone sporco servitogli da De Sciglio e calcia di destro di poco a lato verso la porta difesa dall'inoperoso Randolph.

Nella ripresa l'Italia sembra scuotersi e aumentare l'intensità soprattutto con De Sciglio e Florenzi, fino ad arrivare ancora alla conclusione con Simone Zaza, che gira al volo sopra la traversa su cross del terzino del Milan. Ma un inizio di frazione promettente viene prontamente interrotto dalla furia dell'Irlanda, che riprende da dove aveva lasciato, spingendo molto sulla corsia sinistra, con McClean che mette ancora in mezzo un pallone su cui Sirigu deve respingere di pugno. Sulla fascia opposta Hendrick stringe invece la sua posizione per andare nuovamente al tiro, stavolta abbondantemente fuori bersaglio. Thiago Motta sembra capitato in campo per caso e regala un'occasione d'oro a Murphy, che però non ne approfitta. Conte ne ha viste abbastanza per operare il primo cambio: fuori lo spaesato Bernardeschi (costretto a fare il terzino) e dentro Matteo Darmian, nella speranza di arginare il duo Ward-McClean. Anche O'Neill sostituisce Murphy con McGeady, che va subito al tiro dopo aver saltato Sturaro, ma l'Irlanda non riesce a passare nonostante una pressione costante. Al 75' ecco Lorenzo Insigne, entrato in campo per Immobile: il numero venti azzurro ci mette pochissimo ad accendere l'Italia, dimostrando quanta qualità manchi alla nazionale di Conte, prima trovando un paio di scambi con i compagni, poi colpendo il palo con un destro a giro a Randolph battuto. Pochi minuti dopo dentro anche El Shaarawy per De Sciglio, mentre gli irlandesi si giocano la carta Hoolahan per McCarthy. Proprio il nuovo entrato usufruisce di un pasticcio di Bonucci per trovarsi solo davanti a Sirigu, ma calcia debolmente sul portiere italiano, per la disperazione del tifo verde del Pierre Mauroy di Lille. E' però solo questione di minuti, perchè all'85' lo stesso Hoolahan crossa dalla destra per l'accorrente Robbie Brady, che brucia sul tempo Bonucci e insacca di testa su uscita a vuoto di Sirigu. E' il gol che manda agli ottavi l'Irlanda e forse riporta sulla terra una piccola Italia.